28 marzo 2024
Aggiornato 23:30
Visita di quattro giorni per il Presidente del Consiglio

Monti a Tokyo, l'Italia «non è più fattore di crisi»

Il Premier: I giapponesi vedono il portato delle riforme strutturali. La riforma del lavoro è necessaria, la maggioranza degli italiani è d'accordo. Il Premier giapponese Noda: Monti ha ridato credibilità all'Italia. Impegno comune per risanamento e crescita

ROMA - Per il Giappone l'Italia «non è più un fattore di crisi». Da Tokyo, dove è arrivato per una visita di quattro giorni, il presidente del Consiglio Mario Monti ha rassicurato, in una dichiarazione trasmessa da Sky Tg24, ma ha anche aggiunto che «occorre continuare a fare le politiche che Europa e Italia stanno facendo ed occorre spiegarsi meglio, fare capire a loro dove sono i progressi». I giapponesi «hanno dei dubbi sul superamento della crisi nell'eurozona, vedono l'Italia non più come fattore di crisi, vedono ancora tutto il portato che le nostre riforme strutturali possono avere in termini di maggiore appeal per gli investimenti asiatici e giapponesi», ha proseguito il presidente del Consiglio.
In Europa «in questo momento c'è più disciplina da parte degli stati membri, per l'Italia il consolidamento del bilancio è stato affrontato», ha aggiunto Monti elencando quanto fatto dal governo con i provvedimenti di riforma «delle pensioni e anche la competitività e le liberalizzazioni» che hanno avuto l'ok del governo e del parlamento. «Il quarto grande tema è il libero mercato. Il governo ha creato un decreto e il parlamento lo considererà spero presto».

La riforma del lavoro è necessaria, la maggioranza degli italiani è d'accordo - Certamente la riforma del lavoro provoca «disaccordi e accese discussioni», ma secondo Mario Monti «la maggioranza degli italiani» la ritiene «necessaria».
In un estratto del suo intervento a Tokyo alla conferenza organizzata dal quotidiano Nikkei Shimbun il presidente del Consiglio ha spiegato: «Questa è una riforma che provoca disaccordi a accese discussioni, ma ho l'impressione che la maggioranza degli italiani percepiscano come la riforma sia necessaria». Una riforma che «promuove gli interessi dei lavoratori esistenti e di quelli potenziali e lo fa in modo più efficace rispetto al sistema odierno che invece scoraggia le aziende italiane dal compiere ulteriori investimenti e le compagnie straniere dal fare investimenti diretti nel nostro Paese».

Il Premier e Noda: Impegno comune per risanamento e crescita - Tenere insieme risanamento e crescita. La ricetta che Mario Monti suggerisce da tempo all'Europa viene condivisa anche con il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda, incontrato oggi dal premier a Tokyo. «Oltre al rafforzamento delle discipline finanziarie, Giappone ed Unione Europea devono attuare misure per la crescita», ha sottolineato Noda.

Il Premier giapponese: Monti ha ridato credibilità all'Italia - Anche dal premier giapponese Yoshihiko Noda arrivano parole di stima per Mario Monti e per la sua «capacità di guida e indirizzo del Paese. Grazie alle sue riforme ha restituito credibilità all'Italia nell'intera comunità internazionale». L'incontro è stato quindi l'occasione per «un proficuo scambio di opinioni sul risanamento».

L'incontro con gli investitori giapponesi - Dopo la City londinese, Wall Street e gli investitori europei, Mario Monti ha incontrato anche gli investitori istituzionali giapponesi: «Un'occasione preziosa», ha spiegato il presidente del Consiglio, per capire meglio i motivi che hanno indotto i fondi di Tokyo ad uscire dagli investimenti in titoli italiani.