29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
La giornata politica di Angelino Alfano

Alfano: Monti si regge sui risultati

Il Segretario del PDL: L'Esecutivo deve avere un'intensa capacità di decisione. Ci sentiamo il partito delle assunzioni. D'accordo con Monti, o buona riforma o nessuna. Pdl compatto e convinto al fianco di Formigoni. La RAI ha i conti in ordine, non serve un commissario

MILANO - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ribadisce che il governo non è «come uno yogurt con una data di scadenza», ma avverte che comunque l'esecutivo «si regge sui risultati e quando arrivano va avanti». Una puntualizzazione che deriva dalla grande «preoccupazione» per il fatto che una parte estrema della Cgil, cioè la Fiom, condizioni l'esecutivo passando per il Pd.
«Noi siamo dell'idea - ha detto al termine di un incontro con i vertici lombardi del partito - che il governo debba avere intonsa la sua capacità di decisione perché da lì deriva la sua forza così come dalla sua capacità di individuare un punto di equilibrio». L'auspicio del segretario del Pdl è che ciascuna forza politica che sostiene il governo limiti «la propria capacità di veto per non limitarne e condizionarne l'attività. Il nostro auspicio è che il governo non si faccia indebolire dai veti».

Sul lavoro siamo preoccupati perché la vicenda è iniziata male - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, si dice «preoccupato» per la piega presa dalla riforma del mercato del lavoro approvata dal governo. «La vicenda è iniziata male a giudicare dall'esito. Se l'epilogo doveva essere un percorso lungo non valeva la pena di fare un logorante e lungo negoziato preliminare».
A suo parere il governo doveva presentare il suo modello per l'Italia senza troppe transazioni, poi si sarebbe trovata la via migliore nelle diverse letture in Parlamento. Invece la vicenda ha preso un'altra piega «come se il coltello avesse difettato dal manico. Oggi abbiamo un disegno di legge che parte già da un compromesso ed è soggetto ad altri compromessi. Se il governo terrà duro ci troverà accanto, se no meglio aspettare il 2013».

Ci sentiamo il partito delle assunzioni - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, invita la politica a evitare di creare antagonismi tra imprese e lavoratori e aggiunge: «Noi ci sentiamo il partito del lavoro, delle assunzioni, mica dei licenziamenti. Il paradosso normativo è che chi sembra difendere l'occupazione nel presente crea i presupposti per la disoccupazione futura. Se sbaglieremo sistema delle regole - ha aggiunto durante il suo intervento alla conferenza nazionale del Pdl sul lavoro - avremo dato una mazzata alle imprese e all'occupazione».
«Diciamo no a pregiudizi anti-imprenditoriali. Gli imprenditori non hanno la fissazione dei licenziamenti, ma culturalmente l'idea di allargare le imprese e fare più occupazione» ha continuato Alfano. «Noi crediamo che la politica non faccia un buon servizio al paese creando antagonismo. Bisogna mettere insieme e in sinergia lavoratori e imprenditori».

D'accordo con Monti, o buona riforma o nessuna - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, si dice d'accordo con il presidente del Consiglio, Mario Monti, sulla necessità di varare una «buona riforma» e sottolinea che o la si fa così o è meglio nessuna riforma. Lo ha detto durante il suo intervento alla Conferenza nazionale del partito sul lavoro. Piuttosto che «una riformetta tra sei-sette mesi», meglio aspettare 12 mesi e l'esito del voto.
«Le parole di Monti dall'Oriente, cioè che 'l'importante è fare una buona riforma e non tirare a campare' mi spingono a dire che siamo assolutamente d'accordo con lui. O sarà una buona riforma o nessuna riforma perché se arriveremo tra sei o sette mesi a una riformetta meglio aspettarne dodici e se vincerà la sinistra farà la sua dettata dalla Cgil, se invece vinceremo noi, come credo, faremo la nostra sulla base delle idee di Marco Biagi».
«Se c'è la possibilità - ha aggiunto riferendosi alle chance di una buona riforma - noi alziamo la mano e diciamo ci sono» altrimenti meglio aspettare dodici mesi.

Abbiamo i candidati i migliori, faremo risultato - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, è convinto che alle prossime elezioni amministrative il partito metterà in campo i suoi «uomini migliori per sfidare la sinistra» e pensa che potrà «fare un bel risultato». Dopo aver incontrato i vertici lombardi del partito, tra i quali il coordinatore nazionale Ignazio La Russa e l'ex ministro dell'Istruzione e responsabile della task force per le amministrative Maria Stella Gelmini, Alfano ha osservato che quello attuale, a causa dell'appoggio al Governo Monti, è per il partito un «tempo particolare» nella quale sconta «l'assenza di un'alleanza, mentre a sinistra, con tutte le sue contraddizioni», è rimasta quella tra Pd, Idv e Sel.
«Per senso di responsabilità», ha ribadito, il Pdl ha messo «l'amore per il Paese» davanti alla coalizione. Inoltre le elezioni amministrative, ha aggiunto, hanno una loro fisiologia: «Le frammentazioni locali - ha detto - storicamente penalizzano sempre i grandi partiti», mentre più si sale di livello fino alle politiche «aumenta il consenso, ma non lo abbiamo mai letto come un abbandono dei nostri elettori».

Campagna «civica» ma Berlusconi farà la sua parte - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, garantisce che il leader del partito, Silvio Berlusconi, «farà come al solito con generosità la propria parte» anche durante la campagna elettorale per le prossime amministrative, ma sottolinea che l'impostazione è quella di una «prevalenza civica». Il Cavaliere, ha sottolineato Alfano, la propria farà «l'ha fatta alle scorse amministrative e la farà adesso se gliela chiederemo. Valuteremo con i candidati qual è il modo migliore di partecipazione del partito perché noi diamo una prevalenza civica. Quello che è certo è che Berlusconi è al nostro fianco e insieme a noi vuol far valere l'opinione dei moderati italiani».

Cacciare dal Pdl i 14 sospesi a Verona non dipende da me - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, conferma la decisione di sospendere 14 iscritti al Pdl veronese per il loro appoggio a una lista del candidato sindaco leghista, Flavio Tosi, ma sottolinea che «eventuali sanzioni» sono compito del collegio dei probiviri del partito. «Non mettiamo il carro davanti ai buoi - ha risposto Alfano a chi gli chiedeva della necessità o meno di un incontro con Bossi sul tema.

Pdl compatto e convinto al fianco di Formigoni - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, schiera il partito al fianco del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, «in modo compatto e convinto» nonostante i casi giudiziari che hanno coinvolto diversi rappresentanti della Lombardia. Alfano ha ricordato che nella sua lunga esperienza alla guida del Pirellone, Formigoni ha avuto l'attenzione dei giudici in undici gradi di giudizio ed è finita undici a zero a suo favore, il che significa che è una persona onesta» e sarà difficile per la sinistra, a corto di argomenti, dimostrare il contrario.

La RAI ha i conti in ordine, non serve un commissario - Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ribadisce la propria chiusura a qualsiasi ipotesi di commissariamento della Rai. «Si fa quando le cose non funzionano. Ora il direttore generale, a quanto ci consta - ha osservato - sta facendo un buon lavoro dal punto dei vista dei conti che sono in ordine e l'azienda è addirittura in attivo quindi sarebbe sbagliato commissariare chi ha i conti in regola».

Lega da sola? Speriamo che Bossi faccia deroghe - Nonostante l'indicazione perentoria del leader della Lega, Umberto Bossi, su una corsa in solitaria del carroccio alle prossime elezione amministrative, il segretario del Pdl, Angelino Alfano, confida in un ripensamento almeno parziale. «Speriamo che Bossi possa fare delle deroghe. Noi siamo disponibili ad andare apparentati nei centri dove si vota. Sarà la Lega a decidere dove farlo». Ha detto il segretario del Pdl.