7 maggio 2024
Aggiornato 21:30
Il Governo e la «strana maggioranza»

Governo: Casini, confermato il sostegno di Monti

Il leader dell'UDC: L'ostinazione del Premier per il vertice collegiale ha dato i suoi frutti. Foto vertice? Mi sopravvalutate, nessun intento. Su corruzione si va avanti, delega al Ministro Severino

ROMA - «La dialettica tra i partiti ci sarà sempre e le incomprensioni parlamentari anche ma era il momento di confermare il patto che sta alla base del governo Monti». Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini parlando del vertice di ieri sera a Palazzo Chigi a margine della commemorazione di Aldo Moro a via Fani.
«Sono molto contento e soddisfatto - ha aggiunto - c'è stata grande costruttività da parte di tutti, abbiamo cercato dei punti di incontro perché nessuno può imporre le proprie idee. L'ostinazione di Monti a volere evitare incontri bilaterali e a promuovere un incontro collegiale ha dato i suoi frutti».

Su corruzione si va avanti, delega a Severino - Sulla corruzione si andrà avanti affidando una delega al ministro Severino. Lo ha detto Pier Ferdinando Casini aOtto e mezzo riferendo delle decisioni prese ieri al vertice dei leader con il Premier Mario Monti.
«Bisogna procedere con determinazione e senza rinvii sulla corruzione, è un'emergenza nazionale - ha spiegato il leader Udc - il governo deve intervenire, c'è anche il tema intercettazioni e quello della responsabilità civile dei magistrati. Bisogna esaminare assieme questi temi trovando un punto di incontro, il ministro della giustizia Severino è brava e saprà svolgere un istruttoria tra i partiti che è necessaria».
Sulla corruzione, ha detto ancora Casini «avevamo tre possibilità: una delega al ministro Severino, una legge delega al ministro di presentare entro due, tre mesi il prodotto finito, la terza era lo stralcio. A me non piacevano le ultime due perchè bisogna dare una risposta efficace in tempi precisi e non dilazionare. Alla fine la prima strada è stata seguita. Tutti hanno valutato che i punti di incontro sono a metà strada».

Foto vertice? Mi sopravvalutate, nessun intento - «L' intento non era nessuno, era uno scherzo». Pier Ferdinando Casini a Otto e mezzo ha risposto così a proposito della foto scattata ieri con i protagonisti del vertice a palazzo Chigi: Monti, Casini, Alfano e Bersani, e poi pubblicata su Twitter.
«Si è scatenato dibattito che da il segno che la politica si perde in un bicchier d'acqua - ha osservato il leader Udc -, non c'era nessun intendimento, sono sempre sopravvalutato, sottovalutatemi», ha ironizzato.