19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Audizione alla commissione rifiuti

Rifiuti, Clini: Soluzione o Malagrotta forever

Il Ministro dell'Ambiente: A Roma non possiamo permetterci il lusso di un'emergenza. Il Sindaco della Capitale Alemanno: Nessuna ipotesi per discariche è tramontata. Bene Clini sul termovalorizzatore di Albano

ROMA - «O Malagrotta forever o c'è la possibilità concreta di avviare un percorso verso una soluzione definitiva». E' quanto ha spiegato oggi il ministro dell'Ambiente Corrado Clini davanti alla Commissione Rifiuti. «Stiamo lavorando a valle di una impasse sul sito di Corcolle per capire se troviamo una strada che previene un'emergenza rifiuti a Roma, che per ora non c'è e non possiamo permetterci», ha aggiunto Clini a margine della sua audizione.
Il 22 marzo prossimo il. Ministro incontrerà i vertici di regione, provincia a comune: «mi auguro che in quella occasione avremo elementi più precisi per decidere», ha commentato

Alemanno: Bene Clini sul termovalorizzatore di Albano - «Accolgo con favore la notizia, anticipata questa mattina dal ministro Clini, circa lo sblocco, davanti al Consiglio di Stato, del ricorso contro la costruzione del termovalorizzatore di Albano», così commenta in una nota il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Ovviamente, attendiamo che la sentenza venga depositata», prosegue il sindaco , concludendo: «Ma, se le indiscrezioni sono vere, si tratterebbe di una buona notizia».

Nessuna ipotesi per discariche è tramontata - «Nessuna ipotesi è tramontata». Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno, ha voluto ribadire come, nonostante l'intervento del ministero dell'Ambiente, nessuna ipotesi sui siti per due nuove discariche della capitale sia venuta meno. Lo stesso Alemanno ha infatti spiegato: «È stato il ministro Clini che ha costituito, su nostra richiesta e della Regione, un tavolo tecnico insieme al commissario Pecoraro: in quella sede esamineremo tutte le ipotesi» per il dopo Malagrotta «dal punto di vista tecnico e ci sarà una graduatoria sulla realizzabilità dei siti». Per far questo «ci siamo dati dieci giorni e così si procederà: non c'è nulla di annullato ma bisogna fare una revisione generale».
Entrando nel dettaglio delle ipotesi sul campo, il sindaco ha ribadito questa mattina il proprio parere negativo a Monti dell'Ortaccio: «Secondo me sarebbe sbagliato perché troppo vicino a Malagrotta, in una zona già compromessa dal punto di vista ambientale». Nonostante queste perplessità: «Ci rimettiamo integralmente alla decisione tecnica del ministero e del commissario. Se cominciamo con i veti incrociati - ha aggiunto Alemanno - non avremmo mai una decisione». Sul fronte delle polemiche il sindaco di Roma ha poi ribadito: «Tutti devono avere la forza di fare un passo indietro altrimenti nessuna decisione verrà presa e noi rischiamo di finire come Napoli Chi si mette di traverso - ha concluso - compie un grande reato contro la nostra città». In conclusione, per il primo cittadino esiste un punto fermo: «Voglio chiudere Malagrotta nei prossimi mesi».