Trauma villa Gernetto e rischio batosta a maggio, Pdl «depresso»
Si teme che Berlusconi possa battezzare un'operazione targata Alfano&azzurri, in modo da traghettare parte dell'ex Forza Italia in un contenitore moderato, montiano, post-bipolare. Gli ex An in subbuglio
ROMA - Silvio Berlusconi introduce Maria Rosaria Rossi, co-autrice del nuovo inno Pdl accusato di plagio da J.Ax. Forse il Cavaliere - ieri sera a villa Gernetto - sperava in una standing ovation, che però non è arrivata. Perché gli amministratori locali sono alle prese con un problema più concreto e che poco ha a che fare con la musica: le amministrative. Nelle ultime ore, nonostante il pressing di Silvio Berlusconi e Angelino Alfano sui potenziali alleati (Lega, Udc, Grande Sud), la situazione non sembra migliorare per il partito di via dell'Umiltà. Anzi. La possibile debacle di Palermo, il rischio di non arrivare al ballottaggio a Genova, l'estromissione a Verona, le difficoltà di Lecce: Alfano vive con crescente preoccupazione il rischio concreto di una sconfitta che può assumere i contorni della disfatta.
Gli ex AN in subbuglio - La soluzione ipotizzata durante la riunione di ieri (e che sarà discussa stasera a Palazzo Grazioli), quella di liste civiche da affiancare al logo del Pdl, non convince del tutto vasti settori del partito. Il rischio, spiegano, è di svuotare di voti proprio la forza di via dell'Umiltà. Crescono i sospetti su un disimpegno berlusconiano per il varo in vista delle Politiche di un partito personale da affiancare al Pdl, svuotandolo. I resoconti - necessariamente anonimi per la loro crudezza - che si ascoltavano oggi in Transatlantico sulla riunione di ieri sera a villa Gernetto oscillano tra il preoccupato e lo sconfortato. «E' stato tutto patetico. Zero politica, ma l'inno, i brindisi, l'università delle libertà.. . Come se non fosse finita un'era, come se non ci fosse Monti, come se non avessimo il problema di dove andremo a finire nel 2013, e con chi. Angelino era imbarazzato, a me veniva da piangere», giura un dirigente, sconsolato.
E crescono anche i timori di chi, soprattutto nell'ex An, teme che il Cavaliere possa battezzare un'operazione targata Alfano&azzurri, in modo da traghettare parte dell'ex FI in un contenitore moderato, montiano, post-bipolare. Per questo diversi big dell'ex An - forse anche come arma di pressione - non nascondo più la possibilità di rompere dopo le amministrative e ricreare un soggetto simile alla vecchia An.
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