19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Editoriale sul sito di Futuro e libertà

Fini: Il Terzo Polo deve osare

Il Presidente della Camera e leader di FLI: «Miope concentrarsi solo sul presente, non pensare solo alla legge elettorale»

ROMA - Aprire «un ideale cantiere politico» per «chiamare a raccolta tutti coloro che nelle stantie definizioni di moderati e progressisti non si riconoscono più perché prive di un respiro strategico, di una visione d'insieme sull'Italia che verrà». «Proviamo a gettare il seme di quel nuovo soggetto (Partito degli italiani? Polo della nazione? Lista civica nazionale?) capace di unire il nostro popolo su pochi obiettivi condivisi, su un trasparente interesse collettivo, su una idea dell'immediato futuro della nostra Patria». E' l'obiettivo che indica il presidente della Camera e leader di Fli, Gianfranco Fini, in un editoriale sul sito di Futuro e libertà, dando appuntamento alla convention organizzata il 17 e 18 marzo a Pietrasanta.

Miope concentrarsi solo sul presente - «Oggi la parola magica capace di rianimare la politica - ha sottolineato Fini - non è identità, è progetto». Occorre «dare una risposta rassicurante ai crescenti timori delle generazioni più mature» e «offrire una prospettiva soddisfacente a quelle più giovani», non restando «abbarbicati alle parole d'ordine del secolo scorso, alle identità/etichette della destra, del centro, della sinistra». «E' una prospettiva che può andar bene al Pdl e al Pd, non certo a noi e agli amici del Terzo Polo».
«La sfida di Futuro e Libertà - ha spiegato - è tutta in questa consapevolezza: nel 2012 non ha senso continuare a usare lo specchietto retrovisore e a recriminare su ciò che doveva essere e non è stato e parimenti è miope concentrarsi solo sul presente come se davvero una legge elettorale fosse decisiva per il futuro degli italiani! Se si vuol ridare un senso all'impegno politico, se davvero si ambisce a disegnare già ora le coordinate dell'Italia prossima ventura per renderla più bella e quindi migliore, allora è indispensabile osare, mettersi in discussione, navigare in mare aperto».