20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
La politica estera del Governo

Monti in missione nella City: L'Italia mantiene gli impegni

Il Premier domani da Cameron e Clegg insiste: La Germania aiuti l'UE e se stessa. «L'Italia è un Paese abbastanza forte per aiutarsi da solo», la risposta del capo consigliere economico di Angela Merkel, Wolfgang Franz

LONDRA - Incontrerà il primo ministro David Cameron, il suo vice Nicholas Clegg, il capo dell'opposizione laburista Ed Miliband. Ma il cuore della visita di Mario Monti a Londra non saranno gli incontri politici, bensì l'ora di colloquio a porte chiuse con oltre 100 investitori internazionali al London Stock Exchange. A loro il premier spiegherà personalmente quello che l'Italia sta facendo in termini di consolidamento fiscale e soprattutto di misure per la crescita, a loro ribadirà la linea italiana che non cambia, nonostante la replica secca di Berlino all'intervista sul Financial Times con cui Monti era tornato a sollecitare più impegno da parte della Germania.

«L'Italia è un Paese abbastanza forte per aiutarsi da solo», ha detto il capo consigliere economico di Angela Merkel, Wolfgang Franz. Risposta che non preoccupa più di tanto, nel governo, dove si ricorda che «l'Italia si sta aiutando da sola, eccome. E' la Germania che dovrebbe fare qualcosa di più per aiutare non l'Italia ma l'Europa, e quindi anche se stessa». Perchè la soluzione alla crisi, per palazzo Chigi, resta sempre quella europea, con il potenziamento del fondo Esm fino a mille miliardi e magari con la concessione della licenza bancaria. Oltre ovviamente alle misure di stimolo alla crescita.
Dal governo ricordano che ancora una volta «gli sforzi di consolidamento fiscale e l'impegno per liberalizzazioni e sviluppo. Ma come dice anche S&P, la discesa dei tassi non dipende solo da noi, ma da meccanismi anticrisi più potenti e da un maggiore impegno per la crescita». Gli stessi concetti che il premier spiegherà ai rappresentanti di banche, fondi sovrani e fondi pensioni che incontrerà domani alla Borsa di Londra: per convincerli che l'Italia sta facendo tutti i «compiti a casa», e che nonostante il downgrading di Standard & Poor's e quello minacciato da Fitch, è in grado di onorare il suo debito. E proprio al London Stock Exchange il premier terrà una conferenza stampa, dopo le dichiarazioni che rilascerà a Downing Street.

Monti proverà a riportale la Gran Bretagna in seno all'Europa - Con David Cameron, nella colazione di lavoro fissata per le 13 ora di Londra, le 14 in Italia, Monti parlerà soprattutto di crescita, che per il premier in Europa passa soprattutto attraverso il completamento del mercato interno. E anche con questa argomentazione, cui Cameron è molto sensibile, il Professore proverà a riportare la Gran Bretagna in seno all'Europa, dopo l'autoesclusione dal fiscal compact. Più complicato invece affrontare l'argomento Tobin Tax: «Può avere senso nell'Europa a 27: non so se lo avrebbe sul piano dell'eurozona», aveva detto Monti mercoledì scorso a Berlino. Ovvero, deve riguardare anche la City. Che invece non ne vuol sentire parlare, come il primo ministro.
Monti proverà dunque a coinvolgere la Gran Bretagna anche nella partita che si aprirà dopo l'accordo sul fiscal compact, sulla realizzazione compiuta del mercato interno, condizione imprescindibile per la crescita. E forse orecchie più attente le troverà in Nicholas Clegg, il vice primo ministro liberal democratico che Monti incontrerà alle 18,30, prima di vedere anche il leader del partito Laburista Ed Miliband. In mezzo a tutti gli impegni, Monti tornerà per un'ora al mestiere di professore, con la Lecture alla London School of Economics sul tema «La Ue nell'economia globale: sfide per la crescita».