Lavitola: Torno in Italia pronto al carcere: risponderò su tutto
«Chiarirò ai giudici. In questi mesi non ho inteso beffare nessuno ne tantomeno inviare messaggi.Ho solo cercato di far si che quando tutto sarà finito abbia di che vivere»
ROMA - «Mi sono convinto che è necessario che io rientri in Italia per chiarire le vicende che mi vedono indagato. E' chiaro che questo significa entrare in carcere. Non so per quanto, ma mi preparo al peggio». L'ex direttore dell'Avanti Walter Lavitola. su cui pende un mandato di arresto nell'ambito delle inchieste che riguardano anche i rapporti fra Giampaolo Tarantini e Silvio Berlusconi, ha annunciato in una dichiarazione di voler porre fine a breve alla sua latitanza. E di essere pronto alla massima collaborazione con la magistratura.
Lavitola: Chiarirò tutti ai Giudici - «Ai magistrati - ha messo nero su bianco Lavitola - parlerò di persona e non ci vorrà molto a chiarire tutto. Mi sono convinto che non avrei dovuto fare neppure le uscite pubbliche che ho fatto. Risponderò su tutto. In questi mesi non ho inteso beffare nessuno ne tantomeno inviare messaggi. Ho solo cercato di far si che quando tutto sarà finito abbia di che vivere. Il mio primo istinto già a fine Agosto era di rientrare e chiarire».
Viceversa, «proseguendo con inutili 'proclami' renderei più complesso il lavoro dei magistrati e del mio avvocato. Quindi l'accertamento della verità. Una preziosa amica ,purtroppo conosciuta da troppo poco, mi ha fatto riflettere».