«Avvenire»: Una calibrata patrimoniale meglio di aumento Iva
Equità primo dovere, Monti ricordi che la ricchezza dell'Italia è la sua gente
ROMA - «Una calibrata patrimoniale sarebbe meglio dell'Iva». Anche il quotidiano dei Vescovi l'Avvenire non manca di dare il suo suggerimento al Governo Monti sul pacchetto anticrisi che il Governo varerà lunedì, puntando alla successiva approvazione parlamentare in due settimane.
«Le tasse e le imposte - ha avvertito il quotidiano della Cei, in un editoriale sulla manovra di Monti intitolato la vera ricchezza è la gente, le tasse seguano questo principio - solo le colone portanti del patto sociale di uno Stato: non sono quindi mai faccende tecniche ma sempre eminentemente e squisitamente politiche». Così come «l'Italia riprenderà la sua corsa e il suo posto nel mondo solo se sarà capace di riaccendere nelle persone entusiasmi, desideri e fame di futuro». E in questa direzione «la politica può fare molto, lavorando sulla percezione di equità delle leggi e di una riforma fiscale».
«Il Paese - è la conclusione dell'editoriale di Avvenire sulla manovra- vuole uscire dalla crisi: non ama essere considerato come il malato del mondo e di essere irriso come fannullone e irresponsabile da altri Stati. Il Governo deve allora tenere ben presente che, come scriveva l'economista veneziano del settecento Giammaria Ortes, 'la ricchezza di un popolo è la sua gente'. E creare quindi le condizioni perchè questa ricchezza produca tutti i suoi frutti».
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