24 aprile 2024
Aggiornato 08:00
Comitato Operativo riunito presso la sede del Dipartimento di Roma

Protezione Civile: Ancora piogge al Centro Nord, domani su tutto il Paese

Anche a carattere di rovescio e temporale. A Parma in corso di monitoraggio il fiume Po. In Piemonte evacuazioni preventive golene Po. In Liguria stabili a 1.400 le persone evacuate. Stato di allarme in parte del Veneto

ROMA - Il lento spostamento verso levante della vasta perturbazione che da due giorni centrata sul Mediterraneo occidentale porterà ancora condizioni d'instabilità sulle regioni settentrionali, in estensione nel corso di domani anche al centro-sud, con effetti distribuiti su quasi tutto il Paese. E' quanto rende noto il Comitato Operativo riunito presso la sede del Dipartimento della Protezione Civile di Roma.
In particolare, sulla base dei modelli previsionali disponibili, il Dipartimento ha emesso un ulteriore avviso di avverse condizioni meteo che integra ed estende quelli già emessi nei giorni passati e che prevede il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità, su tutte le regioni settentrionali, nonché su Emilia-Romagna occidentale, Toscana e Sardegna. Dalle prime ore della giornata di domani, domenica 06 novembre 2011, si prevedono precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità, su tutte le regioni centro-meridionali. L'ultimo punto di aggiornamento, presieduto dal Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Francesco Paolo Tronca, si è svolto in videoconferenza con la sala operativa della Regione Liguria, dove era presente anche il Capo Dipartimento della Protezione Civile Franco Gabrielli, e con le sale operative delle altre regioni interessate (Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, nonché della Provincia Autonoma di Trento).

A Parma in corso di monitoraggio il fiume Po - A Parma una squadra del Dipartimento della Protezione Civile segue l'evoluzione della piena del Fiume Po in raccordo l'Aipo - Agenzia interregionale per il fiume Po, e in coordinamento con tutte le regioni coinvolte.
Il monitoraggio dell'evoluzione della piena del Po, che coinvolge l'asta principale del fiume, ha l'obiettivo di fornire al Sistema di protezione civile le valutazioni necessarie all'adozione di eventuali misure di salvaguardia. Il monitoraggio è condotto anche grazie a modelli di simulazione sperimentali predisposti con il supporto del Dipartimento della Protezione Civile.

In Piemonte evacuazioni preventive golene Po... - In Piemonte proseguono le evacuazioni preventive di quanti risiedono nelle aree golenali del Po e del Sesia, gestite in termini di accoglienza direttamente dal territorio. In via di soluzione, invece, le criticità nell'Alessandrino legate alle esondazioni in area golenale.
Tramite operazioni di pompaggio si sta procedendo a prosciugare l'invaso che si è creato. Lo rende noto la struttura regionale di protezione civile che in raccordo con il Dipartimento, segue l'evoluzione dei fenomeni e sta pianificando le misure preventive necessarie per ridurre l'impatto degli eventi sul territorio.
La Regione, si legge in una nota, è in contatto con tutte le forze in campo per il monitoraggio visivo e strumentale delle situazioni di criticità. Oltre al Centro di Coordinamento Soccorsi di Torino sono stati attivati in via precauzionale anche quattro Com - Centri operativi misti a Cuorgnè, Ivrea, Lanzo Torinese e Pinerolo. In queste ore l'attenzione è rivolta in particolare alle province di Biella, Alessandria e Torino. Per quest'ultima, il sindaco ha disposto la chiusura di tutte le attività pubbliche e private sulle sponde del fiume Po ed il divieto di circolazione e sosta di veicoli e pedoni nell'area dei Murazzi.

In Liguria stabili a 1.400 le persone evacuate - Per quanto riguarda la situazione in Liguria la Protezione Civile sottolinea che in totale, nelle quattro province liguri, risultano evacuate in via precauzionale circa 1.400 persone di cui un centinaio per l'emergenza attualmente in corso e i restanti per gli eventi calamitosi dello scorso 25 ottobre.
La Protezione Civile ricorda poi che la chiusura delle scuole è stata disposta anche per la giornata di lunedì 7 novembre.
Squadre di tecnici stanno effettuando sopralluoghi per la verifica dei danni e la valutazione del rischio residuo. In Liguria, il coordinamento delle forze in campo è assicurato dall'unità di crisi attivata presso la Regione Liguria, dove opera anche un team del Dipartimento della protezione civile per garantire il necessario supporto e il raccordo con la struttura nazionale. Operativi i CCS - Centri di Coordinamento Soccorsi, nelle quattro province di Genova, La Spezia, Savona e Imperia.
Presso i CCS di queste ultime due Province sono operativi team del Dipartimento.

Stato di allarme in parte del Veneto - In riferimento alla situazione meteorologica attesa sul territorio regionale, il Centro funzionale decentrato della Protezione civile del Veneto, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema regionale di Protezione civile, ha dichiarato lo stato di allarme per rischio idrogeologico per le zone: Vene-B (Alto Brenta, Bacchiglione), Vene-C (Adige, Garda e Monti Lessini), Vene-E (Basso Brenta, Bacchiglione), Vene-F (Basso Piave, Sile e Bacino Scolante in Laguna); lo stato di pre-allarme per la zona Vene-A (Alto Piave); lo stato di attenzione per le zone Vene-D (Po, Fissero, Tartaro, Canalbianco e Basso Adige) e Vene-G (Livenza, Lemene e Tagliamento). È stato altresì dichiarato lo stato di pre-allarme per le zone Vene-B e Vene-E per rischio idraulico e lo stato di attenzione per le zone Vene-C e Vene-F.
Le dichiarazioni in questione hanno validità dalle ore 8 di domenica 6 novembre alle ore 14 di lunedì 7 novembre. È richiesta la piena operatività delle componenti del Sistema di Protezione civile, che si attiveranno secondo quanto previsto dai rispettivi Piani di emergenza.
La situazione attuale è di ordinaria criticità per rischio idrogeologico su tutto il territorio regionale. Le previsioni indicano per domenica 6 precipitazioni diffuse, da moderate a forti, con probabili rovesci anche forti e temporali tra Prealpi e pianura specie dalla tarda mattinata, primo pomeriggio.
Cumulate abbondanti, anche molto abbondanti su zone prealpine-pedemontane specie centro-occidentali; generalmente contenute su pianura e Dolomiti settentrionali, localmente abbondanti su pianura centrosettentrionale. Limite della neve oltre i 2000-2300 metri, in possibile moderato calo dalla sera.
Per lunedì 7 sono attese al mattino probabili precipitazioni ancora a tratti diffuse sui settori centro-settentrionali, tendenza a diradamento dal pomeriggio con precipitazioni sparse. Probabili rovesci. Le precipitazioni diffuse e localmente anche abbondanti possono innescare fenomeni franosi lungo i versanti. È possibile un graduale innalzamento dei livelli idrometrici, in particolare dei corsi d'acqua afferenti alla zona prealpina-pedemontana. Le precipitazioni a tratti intense possono creare disagi ai sistemi della rete fognaria e di drenaggio delle acque e lungo il reticolo secondario.