12 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Quattro giorni dopo la convention «Big Bang»

«Wiki-PD» Renzi raggiunge i 2000 commenti

Molto partecipata è la discussione sulle riforme economiche, anche se i pareri sono più divisi. I tagli della politica riscuotono in rete il maggior consenso. Franco: Renzi deve ancora convincere, 100 punti non bastano

FIRENZE - «Riforma la politica e le istituzioni» è la voce che attrae più consensi e discussione, in rete, nell'ambito delle 100 proposte che Matteo Renzi, sindaco di Firenze, lancia all'Italia dal sito www.leopolda2011.it. Proposte, che, si augura Renzi, dovranno diventare i punti programmatici del Pd. Per questo, l'iniziativa si chiama anche «wiki-pd». Quattro giorni dopo la convention Big Bang, sono circa 2 mila i commenti degli utenti. Quasi all'unanimità si dà consenso alle proposte relative ai costi della politica, dall'abolizione del bicameralismo perfetto al dimezzamento dei parlamentari. Per l'abolizione delle province, è un plebiscito.
Molto partecipata è la discussione sulle riforme economiche, anche se i pareri sono più divisi. Concordi nell'obiettivo di ridurre il debito pubblico, non pochi utenti sono scettici sulla reale possibilità di raggiungerlo e soprattutto esprimono il timore contro i tagli orizzontali ai servizi e allo stato sociale.
Nel frattempo, riporta il Corriere Fiorentino prende corpo la costituzione di un'associazione che potrebbe chiamarsi proprio Big Bang e vedrebbe tra i membri lo stesso Renzi, Giorgio Gori (che proprio ieri ha lasciato la guida di 'Magnolia'), il presidente del Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna Matteo Richetti, il consigliere regionale siciliano Davide Faraone. Alla Leopolda era stato lo stesso Renzi ad annunciare la futura costituzione dell'associazione.

Franco: Renzi deve ancora convincere, 100 punti non bastano - «Le convention di cui sono state protagoniste le giovani generazioni del Pd, anche se non si può ancora dire se facciano bene o male al partito, hanno sicuramente aperto una fase nuova, più dinamica, che nessuno può sottovalutare. Soprattutto dopo la Leopolda di Matteo Renzi, niente può essere più come prima». Lo scrive la senatrice del Pd Vittoria Franco, sul quotidiano Europa.
«Il pezzo di centrosinistra che era alla Leopolda - continua Franco - chiede innovazione, chiarezza, visibilità, capacità di comunicare che non si possono ignorare o liquidare con battute, ma vanno prese sul serio. Nel merito, è evidente che i 100 punti della Leopolda non sono un programma di governo; sarebbe un programma minimale, il più delle volte si tratta di cenni da approfondire. Alcune di quelle proposte sono già nei programmi del PD, altre sono oggetto di discussione, altre le considero arretrate rispetto al livello di elaborazione raggiunto, altre sbagliate, come il punto che riguarda la ricerca o quello che propone l'abolizione del valore legale del titolo di studio. Ma soprattutto a Renzi chiedo: con chi vuole realizzare questi 100 punti? Il Pd col suo pluralismo è incluso o escluso dal suo orizzonte strategico? E se sì, come penso e spero, come intende convincerlo del fatto che le sue proposte sono migliori? E come si comporta di fronte al fatto che su alcune questioni cruciali la maggioranza del partito sostiene posizioni diverse? Credo - conclude la senatrice - che un chiarimento reciproco da fare nelle sedi deputate sia urgente anche per evitare che il tutto appaia come la mera organizzazione di tifoserie».