Giorgio Gori lascia la Presidenza di Magnolia: ora al servizio del bene comune
La lettera ai dipendenti dopo il «Big Bang» Renzi: chi può deve farlo. Freccero: Auguri a Gori, ma Renzi è fuori sincrono. Santoro: Utile il terremoto di Renzi ma non sarà lui l'Obama italiano
ROMA - Il presidente di Magnolia Spa, Giorgio Gori, ha rassegnato le dimissioni dalla guida del gruppo televisivo da lui fondato, mettendosi a disposizione per un impegno full time al servizio del bene comune. «La situazione che stiamo vivendo fa sì che non sia più tempo, a mio avviso, per chi può farlo, di perseguire solo i propri privati interessi», avrebbe scritto Gori in una lettera ai dipendenti, secondo quanto è stato riferito a Tmnews da chi ha avuto modo di leggerla.
Nei giorni scorsi Giorgio Gori, ex direttore di Canale 5 e Italia 1, è intervenuto al Big Bang, la kermesse politica organizzata dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi all'ex stazione della Leopolda. Di fronte alla profonda crisi italiana, Gori aveva lanciato le sue proposte «per alimentare la speranza di un cambiamento». E diversi osservatori hanno indicato in Gori il ghost writer di Renzi.
Comunicato di Zodiak Media Group conferma le dimissioni - Una nota ha successivamente confermato che Giorgio Gori ha lasciato con decorrenza odierna la carica di Ceo di Zodiak South Europe & America Latina nell'ambito di Zodiak Media Group, società leader internazionale nella produzione e distribuzione di contenuti per la televisione e i nuovi media, e le cariche di presidente di Magnolia e di Zodiak Active. Gori rimarrà nel board di Zodiak Media Group come consigliere e resterà azionista della società. La decisione di lasciare gli incarichi - si legge - è stata motivata da Giorgio Gori dal desiderio di intraprendere nuove sfide professionali in ambiti diversi dal settore media.
«Lascio gli incarichi esecutivi con il completamento di questa fase di sviluppo del Gruppo per intraprendere nuovi percorsi professionali - dichiara Gori in una nota - Ringrazio sia il gruppo De Agostini per la fiducia cha mi ha accordato in questi anni e per l'opportunità avuta di partecipare attivamente ad un progetto strategico stimolante quale la costruzione di Zodiak Media, sia David Frank per il lavoro svolto assieme in questo ambito».
Freccero: Auguri a Gori, ma Renzi è fuori sincrono - «Berlusconi è Berlusconi. Gori è un'altra cosa. Gli faccio i miei auguri, la sua è una scommessa e un atto di coraggio». Risponde così Carlo Freccero, Direttore di Rai4, a Pierluigi Diaco che, sul blog www.diacoblog.com, gli chiede di commentare la decisione di lasciare la guida della società di produzione televisiva Magnolia. «Un altro imprenditore quasi vent'anni fa - dice - ha fatto la scelta di Gori e con motivazioni, almeno nelle intenzioni, molto simili a quelle dell'ex direttore di Canale 5: scendere in campo per migliorare il paese».
Quanto alla partecipazione di Gori al Big bang di Renzi Freccero dice: «L'iniziativa di Renzi mi è sembrata una cosa un po' debole sul piano dei contenuti. Non mi convince. Nel momento in cui il liberismo sta per finire, la via indicata da Renzi mi sembra fuori sincrono». Quanto poi ad un possibile arrivo di Gori in Rai come Dg Freccero dice: «Se sceglierà l'impegno politico mi pare chiaro che non potrà fare il Dg della Rai». Infine una previsione sul debutto di Santoro con «Servizio Pubblico», la trasmissione che andrà in onda domani su una piattaforma multimediale: «Gli ascolti saranno ottimi, incrocio le dita e faccio gli scongiuri».
Santoro: Utile il terremoto di Renzi ma non sarà lui l'Obama italiano - «Matteo Renzi propone un dinamismo interessante, smuove acque, sfida i brontosauri del Pd: è positivo questo attacco alla inamovibilità del pd che ricorda la vecchia Unione Sovietica» Lo ha detto Michele Santoro, ospite alla Zanzara su Radio 24.
«Il formato televisivo della Leopolda - ha sottolineato Santoro - aveva tratti molto accentuati di berlusconismo. E saputo che l'aveva fatto Gori è stato tutto chiaro...». E in particolare, «quando Renzi dice che vuole fare fuori il berlusconismo e l'antiberlusconismo sono un po' preoccupato; sembra non avere molto chiaro il problema...».
In ogni caso, a giudizio di Santoro, Renzi «è difficile che possa fare l'Obama italiano» mentre «può essere il leader di centro destra che è già un bel passo avanti rispetto a quello attuale...».
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