24 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Paesi distrutti, fiumi di fango, comuni irraggiungibili

Il maltempo devasta la Liguria e la Toscana, almeno 6 morti

È pesantissimo il bilancio dell'ondata di maltempo che da martedì pomeriggio si è abbattuta su Liguria e Toscana. Si cercano 7 dispersi, centinaia gli sfollati, mobilitato l'Esercito

LA SPEZIA - Paesi distrutti, fiumi di fango, comuni irraggiungibili, vie di comunicazione impraticabili, voragini e soprattutto sei vittime e almeno sette dispersi, persone probabilmente decedute ma i cui corpi non sono ancora stati recuperati. È pesantissimo il bilancio dell'ondata di maltempo che da martedì pomeriggio si è abbattuta su Liguria e Toscana. Lo spezzino e la Lunigiana le zone più colpite dall'ennesima tragedia che ogni anno in autunno, con temporali sempre più forti per il cambiamento climatico, mette sistematicamente in ginocchio diverse regioni d'Italia.

Il nubifragio era annunciato dagli allerta della Protezione civile e già martedì sera forti temporali hanno flagellato la provincia di La Spezia, le Cinque Terre e la Lunigiana. È piovuto per ore, diversi fiumi sono esondati e l'acqua ha creato vaste colate di fango che scendendo dalle colline hanno travolto qualunque cosa incontrassero sul loro percorso. Case, automobili, infrastrutture. Danni da decine di milioni di euro, dei quali sarà possibile fare una stima precisa solo nei prossimi giorni.

In Liguria devastata la Val di Vara, nello spezzino: spazzato via il paese di Borghetto Vara (quattro le vittime accertate), semidistrutti Cassana e Rocchetta Vara. Nelle Cinque Terre sono Vernazza, Monterosso (dove è tornata alla mente l'alluvione del 1966) e Levanto i paesi più colpiti dall'alluvione, ma anche Pignone, Brugnato, Carrodano, Levanto e Corniglia. La zona e impraticabile e anche quasi irraggiungibile. Tra Genova e La Spezia la linea ferroviaria è interrotta tra Monterosso e Corniglia per una frana (ci vorranno 24 ore per rimuovere i detriti), l'autostrada A12 è chiusa sempre per frana, l'A15 Parma-La Spezia è allagata per l'esondazione del fiume Magra, la strada statale Aurelia invasa dai detriti. Nello spezzino si cercano ancora 8 dispersi a Borghetto Vara, Vernazza e Monterosso. Qui non si trova un volontario della Protezione civile, che potrebbe essere stato trascinato in mare dalla piena del torrente. Centinaia le persone evacuate, molte via mare.

Anche la Lunigiana, in Toscana, è in ginocchio. Sono caduti 366 millimetri di pioggia in 24 ore, un evento che si verifica ogni 50 anni. Gli abitanti di Aulla hanno raccontato che da loro «è stata l'apocalisse»: due le vittime per l'esondazione del Magra, centinaia anche qui gli sfollati. Molto colpiti anche i comuni di Villafranca, Pontremoli, Zeri e Mulazzo, questi ultimi due ancora isolati. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha dichiarato lo stato di emergenza regionale e la giunta ha stanziato 2 milioni di euro per una prima e immediata risposta per le attività di soccorso. I sindaci dei Comuni colpiti dall'alluvione nella Lunigiana emetteranno un'ordinanza per vietare l'uso dell'acqua per scopi alimentari.

L'Esercito si è mobilitato con 224 uomini, soprattutto il Liguria. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa nel pomeriggio ha annunciato l'impegno di «due elicotteri della Marina militare nell'area di La Spezia» e di «un rimorchiatore fa invece la spola con Vernazza». Il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, ha sorvolato nel pomeriggio le zone colpite e in serata ha tenuto un vertice nella Prefettura della Spezia con il sottosegretario agli Interni, Sonia Viale, ed i rappresentanti delle istituzioni locali. Domani ha in programma un nuovo sopralluogo.