19 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Per M5S prima i soldi, poi il Jobs Act

Di Maio: il governo se ne frega degli alluvionati

M5S denuncia: il governo porta in Aula Jobs act invece che il decreto su maltempo. E sulla visita di Delrio nelle zone alluvionate, il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio affonda: «E' soltanto un'ignobile sfilata»

ROMA - «Il vero schifo è che il Governo utilizza le norme di urgenza per mettere in calendario alla Camera il Jobs act che non produrrà nuovi posti di lavoro. Mentre se ne frega altamente di portare in Aula subito un decreto legge sulle zone alluvionate». Lo scrive su facebook il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S).

OLTRE 20 PERSONE MORTE SOTTO IL FANGO DALL'INIZIO DEL GOVERNO RENZI - «Sono morte 10 persone sotto al fango nell'ultima settimana - prosegue - ed oltre 20 dall'inizio del governo Renzi! Spero se ne ricordino i cittadini quando fischieranno questa inutile farsa del Sottosegretario Delrio che si sta recando nelle aree colpite dagli effetti della cementificazione selvaggia. Ci vada dopo aver fatto un Decreto così è solo una ignobile sfilata!».

BOSCHI: PRIMA SI LAVORI, POI SI CERCHINO LE RESPONSABILITÀ - «Non è il momento delle polemiche è il momento di lavorare tutti insieme perchè adesso la priorità è aiutare i cittadini ed evitare che ci siano ulteriori conseguenze gravi. Poi, dopo, ci sarà un momento per capire di chi è stata la responsabilità». Lo ha detto il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, a proposito del rimpallo di responsabilità sull'emergenza maltempo. «Il governo - ha spiegato, a margine della visita a una scuola a Ponticino (Ar) - non sta facendo uno scaricabarile, noi ci siamo assunti le nostre responsabilità fin dall'inizio istituendo un'unità di missione sul dissesto idrogeologico, mettendo risorse aggiuntive a disposizione per far ripartire le opere e delle risorse per far fronte agli eventi drammatici di questi giorni. Credo però - ha concluso - che ci voglia un'assunzione di responsabilità collettiva perchè sappiamo che in alcuni casi alcune opere che avrebbero potuto evitare alcune conseguenze drammatiche non sono state realizzate e non per colpa del governo".​