3 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Il discorso ai militanti di Futuro e Libertà

Fini ai giovani: Chi ci crede è destinato ad avere soddisfazioni

Il leader di FLI: «Il tempo è galantuomo. La bandiera è un'ideale da portare alto. Il Terzo polo sarebbe l'alternativa al centrodestra del Pdl-Lega e alla sinistra»

NAPOLI - Il discorso di Gianfranco Fini ai militanti di Futuro e Libertà riunitisi questa mattina a Napoli, al teatro Augusteo, si chiude con un appello ai giovani, un invito a «crederci», a «farsi megafono di questo progetto - dice Fini - dell'orgoglio nazionale, dell'ideale di giustizia, dell'auspicio di giustizia sociale».
E' l'invito a credere in «quella certa idea di centrodestra» che Fini ha ribadito in ogni passaggio del suo intervento, quando ha parlato di federalismo e di riforme, quando ha criticato l'attuale governo e auspicato una legge che riduca le distanze tra elettori ed eletti, quando ha sottolineato solidarietà a forze dell'ordine e magistratura e le ha indicate come capisaldi della democrazia e della legalità, quando ha criticato duramente gli scontri a Roma e condiviso i problemi dei giovani d'oggi, quando ha citato i principi a cui si ispira Futuro e Libertà e il valore dell'identità nazionale, quando ha criticato la Lega e le promesse «sconfessate», ha detto, del governo Berlusconi, quando ha affrontato i temi delicati della crisi economica, del lavoro e del precariato.

Secondo il presidente della Camera, il Terzo polo sarebbe l'alternativa al centrodestra del Pdl-Lega e alla sinistra. «Andiamo avanti in povertà francescana - dice Fini - e nonostante le difficoltà. Non andiamo in televisione che è più comodo- aggiunge - noi preferiamo guardare in faccia la gente, è più vicino alla nostra idea politica». «Il tempo è galantuomo - ricorda - e chi ci crede è destinato ad avere soddisfazioni».

Poi ancora un passaggio sul valore dell'identità e della coesione nazionale: «La bandiera è un ideale che non si ammaina, va tutelata e portata alta», conclude. La platea applaude mentre nel teatro, gremito di simpatizzanti, si intona l'inno nazionale. Termina così la seconda giornata del tour di Futuro e Libertà. Una tappa cominciata di buon mattino con un incontro con il direttivo dell'Unione industriali di Napoli e poi al caffè Gambrinus con i dirigenti locali del Fli e la stretta di mano, non programmata, con il sindaco Luigi De Magistris che si trovava in zona per una manifestazione del Conai.