27 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Iniziativa di Futuro e Libertà a Matera

Fini: «Berlusconi vuole cavalcare l'anti-politica»

Il leader di FLI: «La risposta a chi la pensa come Della Valle è fare politica con umiltà. Sì alla patrimoniale, gli elettori di destra non sono solo milionari. Intercettazioni? Si dovrebbe discutere di cose più urgenti»

PISTICCI - «Non trovo serio commentare le indiscrezioni, le ipotesi», esordisce Gianfranco Fini rispondendo alla domanda di un cronista su quanto riportato oggi da Repubblica circa le intenzioni di Berlusconi di fondare un nuovo partito «dell'anti-politica». Parlando però in termini più generici, il leader di Fli ha molto da dire in proposito. «Della Valle è l'unico che si può permettere di affittare le pagine dei giornali per dire quello che pensa, ma come lui la pensa tanta gente», ha premesso Fini. Tuttavia, «il compito della politica è trovare un antidoto: non si risponde cavalcando l'anti-politica ma facendo buona politica, altrimenti si fa demagogia».
«Il rimedio all'anti-politica - ha continuato Fini - non è a chi la spara più grossa, ma fare politica con maggiore umiltà».

Sì alla patrimoniale, gli elettori di destra non sono solo milionari - «Quando Confindustria dice che di fronte alla crisi va presa in considerazione la patrimoniale e contemporaneamente il premier risponde di no per non andare contro gli elettori del centrodestra, io mi chiedo possibile che Berlusconi pensi che gli elettori di destra sono un club di milionari che protesterebbe contro la patrimoniale?».
«Penso che nel centrodestra ci sono tanti elettori impiegati, operai, studenti - ha aggiunto Fini - La solidarietà è stata una bandiera della sinistra o di ispirazione cattolica. Io credo che, proprio perchè è una bandiera giusta, debba essere innalzata dalla destra sennò facciamo regali alla sinistra».

Intercettazioni: si dovrebbe discutere di cose più urgenti - «Ma vi pare che la cosa più urgente che la Camera dovrà discutere nei prossimi giorni debbano essere le intercettazioni? Io penso che bisognerebbe discutere d'altro...».
«Se Berlusconi resta a Palazzo Chigi per governare, bene, ne ha il diritto visto che ha vinto le elezioni - ha continuato Fini - se ci resta per questioni che poco riguardano l'interesse generale, allora è meglio il voto, è meglio che faccia un passo indietro anche se sappiamo che non lo farà».

Legge elettorale: riforma ineludibile. Il Referendum è un segnale - «Il tema della legge elettorale è un tema ineludibile, perché se andiamo a votare con questa legge perpetriamo una situazione in cui i parlamentari non sono eletti, ma scelti dall'alto». Lo ha detto il presidente della Camera argomentando la sua opinione secondo cui «se il governo on cambia registro, è meglio tornare al voto».
«Il referendum, se verrà ammesso, ha avuto il grande merito di porre sotto gli occhi di tutti questa situazione», ha aggiunto Fini.