29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Il punto di vista della CEI sulla manovra

Bagnasco: Le priorità sono famiglia e lotta all'evasione

Il Presidente della CEI: «La Politica coltivi il rapporto con la gente». Gasparri: «Da Bagnasco parole sagge su famiglia e cattolici». Belisario: «Senza lotta all'evasione non c'è risanamento»

ROMA - Il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, nel corso di una lunga intervista concessa a Radio Anch'io, ha parlato anche dalla manovra economica. Partendo da un diplomatico «Non so dirle» è questione per tecnici «e forse anche loro hanno opinioni diverse», Bagnasco ha indicato due priorità su cui fondare la ripresa del Paese. Innanzitutto «La famiglia: se non e al centro della politica la società non va da nessuna parte. In Italia questo lo abbiamo già visto perché dentro la grande crisi» che ci ha investito «la famiglia è stata la valvola di sicurezza». Per questo «Sarebbe miope e dannoso non considerare la famiglia come una cellula fondamentale, come in Italia è sempre stato. Un patrimonio - ha spiegato Bagnasco - da non perdere».
Il secondo cardine individuato dal cardinale Bagnasco è il contrasto dell'evasione fiscale. Il presidente della Cei ha, infatti, definito «impressionanti le cifre che si leggono» circa questo fenomeno. Cifre «Ben oltre qualsiasi debito pubblico. Noi come credenti e comunità cristiana dobbiamo rimanere al richiamo etico che fa parte della nostra missione e fare appello alla coscienza di tutti perche anche questo dovere possa essere assolto da tutti per la propria giusta parte» Se questo accadesse «le cose sarebbero risolte».

«La Politica coltivi il rapporto con la gente» - «La politica deve ritrovare e coltivare il rapporto con la gente: quando si distacca e si rinchiude, non voglio usare il termine palazzi, dentro le proprie dinamiche e logiche si distacca dall'ascolto della gente: così le persone si sentono abbandonate».
Per l'alto prelato «Il rapporto di ascolto e dialogo deve essere ripreso in mano. Bisogna che la gente abbia la percezione, perche non basta che le cose ci siano, che il mondo della politica coltivi sempre più il senso del bene comune, il bene di tutto il paese a partire da chi e più debole».
«Se la gente non recepisce che politica pensa al bene comune e non ad interessi particolari - ha concluso Bagnasco - sarà difficile ritrovare l'armonia sociale e politica che tutti auspichiamo».

Gasparri: «Da Bagnasco parole sagge su famiglia e cattolici» - «Le sagge parole del Cardinale Bagnasco sulla famiglia e sull'impegno dei cattolici in politica rappresentano un ulteriore prezioso monito in un momento così difficile non solo per l'Italia». Così il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri ha commentato l'intervista radio rilasciata dal presidente della Cei, Cardinale Angelo Bagnasco.
«Anche il confronto in atto su temi economici deve tenere contro del ruolo fondamentale della famiglia. E' una nostra volontà - ha chiarito ed assicurato Gasparri - tenendo conto che la prima forma di tutela consiste nel mettere al riparo i risparmi ed i redditi, portando l'Italia fuori dalla bufera».

Ronconi (Udc): «Su famiglia ed evasione ha ragione Bagnasco» - «Sull'evasione fiscale e sulla difesa della famiglia ha ragione il cardinal Bagnasco. Peccato però che nella manovra del governo siano questi i capisaldi che mancano completamente all'appello, anzi sono proprio le famiglie oneste a pagare quasi per intero la nuova manovra». A denunciarlo è stato il parlamentare dell'Udc, Maurizio Ronconi, che ha aggiunto: «Quel che è peggio è che l'aumento della pressione fiscale a carico degli onesti e delle famiglie, in mancanza di manovre strutturali, essa stessa diventerà strutturale, ovvero permanente. E' singolare - ha concluso - che in questa battaglia per una fiscalità più giusta la Chiesa sia stata lasciata sola se non la compagnia di qualche partito, e non tutti, dell'opposizione».

Rotondi: «Giusta la riflessione del Cardinale Bagnasco» - «Giusta la riflessione del Cardinale Bagnasco: nella manovra va riconsiderato il capitolo che riguarda la famiglia. Essa va tutelata, garantita e non sacrificata. E' un impegno che va condotto a termine». E' quanto ha sottolineato in una nota il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco.

Belisario: «Senza lotta all'evasione non c'è risanamento» - «Ha ragione la Cei. Senza una lotta seria all'evasione fiscale non c'è alcuna possibilità di risanamento». Lo ha detto il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, secondo cui «Il governo va invece nella direzione opposta e nel momento più grave della crisi economica, con conseguenze ancora non immaginabili, è un atteggiamento che non possiamo permetterci e che è eticamente e finanziariamente insostenibile».
«Secondo Istat e Corte dei Conti - ha spiegato il parlamentare -nel 2008 l'evasione rappresentava oltre il 17 per cento del pil e si trattava di un dato in difetto. Basterebbe recuperarne il 10 per cento per far fare un salto in avanti al nostro prodotto interno lordo con conseguenze positive per i servizi che subirebbero meno tagli e per la produzione. Insomma - ha concluso Belisario - invece di un nuovo scudo fiscale si cominci subito con pochi seri provvedimenti, ad esempio con il controllo delle dichiarazioni dei redditi dei proprietari di yacht e auto di lusso. Non è così complicato, basta capire quali sono le categorie da proteggere e quali quelle da colpire: i lavoratori dipendenti vanno salvaguardati, gli evasori vanno colpiti».