Cicchitto: Il Pdl non è omofobo, voto noi non lo volevamo
«Nessun complesso d'inferiorità rispetto a chi ha rinnegato il garantismo»
ROMA - «Non abbiamo nessun atteggiamento omofobo» e «la nostra posizione di fondo è quella di considerare i gay come dei cittadini uguali agli altri e proprio per questo contestiamo ogni trattamento giuridico specifico e differenziato che come tale ammetterebbe e accentuerebbe una diversità, sostanzialmente incostituzionale». Il presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto difende la scelta del centrodestra di affossare con la incostituzionalità la proposta di legge per l'introduzione dell'aggravante di omofobia.
«In primo luogo - ha sottolineato il presidente dei deputati Pdl dopo il voto dell'aula di Montecitorio - a chiedere la calendarizzazione delle pregiudiziali sull'omofobia non è stato il gruppo del PdL ma quello del Pd». Quanto al merito, «la nostra posizione ha le stesse motivazioni di quella formulata oggi sul Giornale dall'onorevole Mellini che tutto può essere definito tranne che un illiberale».
«Nello stesso tempo - ha concluso Cicchitto - non nutriamo alcun complesso di inferiorità nei confronti di coloro che anche recentemente si sono messi il garantismo sotto i piedi per pure ragioni di disciplina di partito».
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