20 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Manovra economica

Arrivano gli emendamenti dei Responsabili su precari e famiglia

Di Pietro: «Idv e Pd convergano su pochi emendamenti seri»

ROMA - In arrivo dal gruppo Popolo e Territorio, già Responsabili, un pacchetto di emendamenti correttivo della manovra economica. Come anticipato dal neo capogruppo Silvano Moffa, le modifiche presentate al Senato tendono ad affrontare alcuni temi importanti per lo sviluppo e per l'avvio delle imprese giovanili, migliorando attraverso gli emendamenti il testo e rendendo la norma più stringente per la sua applicazione.

Gli emendamenti riguarderanno: «Fiscalità zero per le aree compromesse dagli aspetti chimico-ambientali, precarizzazione del lavoro, anatocismo delle banche, interventi a favore degli impianti fotovoltaici che risultino inseriti nelle programmazioni 'delle linee politiche del piano nazionale della logistica', istituzione di una zona franca produttiva nei siti contaminati di interesse nazionale per favorire le attività industriali, commerciali, artigianali e turistiche, sostegno e promozione dello sviluppo dell'occupazione per il rilancio nel regime della zona franca delle attività produttive che perseguono finalità occupazionali e di riequilibrio territoriale e di recupero ambientale». Inoltre, gli emendamenti riguarderanno «la riduzione all'1% invece del 5% dell'imposta sostitutiva per le regioni obiettivo 'convergenza'. Un emendamento anche per la corresponsione e il riconoscimento dei benefici in favore dei lavoratori esposti all'amianto e dei lavoratori ex esposti, di cui all'art. 47 del decreto legge 30 /09/2003, ed altri ancora per sostenere l'occupazione, la famiglia e il rilancio produttivo del tessuto socio-economico».
«Il tema dei precari, quello del rapporto con il mondo bancario e con Equitalia, il tema delle energie rinnovabili - ha affermato Moffa - sono al centro della nostra azione politica unitamente al tema della famiglia. Così Popolo e Territorio vuole da subito incidere sui correttivi alla manovra economica».

Intanto il leader dell'Idv Antonio di Pietro chiede che Pd e Idv convergano su pochi emendamenti seri: «Questa manovra è da cambiare, ma ribadiamo anche la necessità di intervenire urgentemente, concretamente e propositivamente per il futuro del Paese. E quindi sarebbe bene che le forze politiche dell'opposizione che sono in Parlamento, come Pd e IdV, insieme presentino non cinquemila emendamenti di mero ostruzionismo, ma cinque emendamenti sostanziali che raddrizzino la rotta».