Berlusconi spiazza il Terzo polo
Fli teme di restare isolata dall'Udc. Nel Pdl tensione per la sortita del Premier
MIRABELLO - Basta che Silvio Berlusconi candidi a mezzo stampa Angelino Alfano alla premiership del 2013, facendo poi parziale retromarcia, che nel Pdl si attiva un meccanismo pericoloso e capace di metterne a rischio la stabilità. Ma non basta. Le parole del premier non lasciano indifferenti i centristi dell'Udc e mettono in difficoltà il Terzo polo, attivando reazioni a catena.
Se infatti nel Pdl Roberto Formigoni, indispettito dall'uscita del premier, reclama le primarie, c'è chi nel popolo della libertà legge l'uscita berlusconiana come il tentativo di 'indebolire' ulteriormente Giulio Tremonti, provando a sostenere la nuova figura del segretario a scapito di un altro potenziale aspirante alla successione. E però altri big del partito rilevano come il Cavaliere di certo non abbia messo in una posizione comoda il pupillo che da qualche giorno veste il ruolo di delfino. Tanto che è lo stesso segretario, da Mirabello, a frenare, ribadendo che nel 2013 sarà ancora Berlusconi a correre per Palazzo Chigi, aprendo nel contempo all'ipotesi di primarie per regolamentare il «dopo Cav» al governo.
Ma la sortita del Presidente del Consiglio ha anche l'effetto di innervosire il Terzo polo. Di buon mattino è Italo Bocchino prima, Roberto Menia poi a salutare positivamente l'annunciato passo indietro di Berlusconi. Senza il Cavaliere, dicono da Fli, sono possibili convergenze con il Pdl. Per qualche ora sembra ritornare lo slogan pre 14 settembre e l'invocato atto di generosità di Berlusconi. Ma il vero timore dei futuristi è che un'eventuale cantiere per il Ppe italiano, guidato dal Pdl, possa 'allettare' l'Udc e isolare ancor di più il partito di Fini. Ma i centristi, almeno nelle dichiarazioni ufficiali, restano freddi.
Intanto i futuristi si preparano a salutare Andrea Ronchi e Adolfo Urso. Secondo alcune fonti le dichiarazioni di Berlusconi e di Alfano avrebbero accelerato il processo di divaricazione, che potrebbe concretizzarsi già la prossima settimana con l'addio al gruppo di Futuro e libertà e il passaggio al misto. Di cero Ronchi e Urso considerano ormai segnato il percorso e studiano il momento giusto per annunciare l'uscita da Fli.