20 aprile 2024
Aggiornato 14:00
Crack Cirio

Cragnotti condannato a 9 anni, Geronzi a 4 anni

La Procura aveva chiesto pene più severe. 200 milioni di provvisionale

ROMA - Sergio Cragnotti è stato condannato a 9 anni di reclusione per il crack del gruppo agroalimentare Cirio. 4 anni per l'ex presidente della Banca di Roma Cesare Geronzi. I giudici della prima sezione penale del tribunale di Roma hanno riconosciuto la colpevolezza anche del genero dell'ex patron della Lazio, Filippo Fucile, per il quale è stata stabilita una pena di 4 anni e 6 mesi. Per Andrea Cragnotti la condanna è stata di 4 anni, per Elisabetta e Massimo, invece, di 3.

Le richieste dei pubblici ministeri erano state più severe. Per Cragnotti era stata chiesta una condanna a 15 anni, mentre per Geronzi erano stati sollecitati 6 anni.
L'ex amministratore delegato della Banca popolare di Lodi, Gianpiero Fiorani, è stato invece assolto e i giudici della I sezione penale del tribunale di Roma, hanno fatto cadere le accuse, anche per Flora Pizzichemi, la moglie di Sergio Cragnotti. Per questa i pm avevano chiesto 6 anni. E così per Fiorani.

Provvisionale di 200 milioni di euro - Inoltre dovrà essere versato dalla Unicredit, quale responsabile civile, e dagli imputati riconosciuti colpevoli, un risarcimento per il crack di Cirio da 200 milioni di euro in via provvisionale. I fondi dovranno essere messi a disposizione dell'amministrazione del gruppo agroalimentare, rappresentata dall'avvocato Nicola Madia. A stabilirlo sono stati gli stessi giudici della I sezione del tribunale penale di Roma, che hanno deciso anche il risarcimento per le spese di giudizio sostenute dalle altre parti.