19 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Milano 2011

Moratti: Completa sintonia con Berlusconi e Bossi. E l'Udc rifletta

«Sui manifesti Premier ed io siamo insieme. Con i centristi condividiamo gli stessi valori»

MILANO - «Nei fatti ci siamo mossi insieme» e «il risultato è che l'ispiratore di quei manifesti ignobili ha rinunciato alla candidatura. Tutto il pdl si è mosso all'unisono :abbiamo lavorato tutti per il buon senso e per la buona politica». Letizia Moratti, sindaco ricandidato del centrodestra a Milano, nega freddezza con il Premier Silvio Berlusconi per la vicenda dei manifesti su Br in Procura e candidatura Lassini nelle liste Pdl a Milano e con Umberto Bossi, sulla campagna elettorale che si è appena aperta.

«Il mio rapporto con la Lega e con il suo leader - ha detto Moratti, intervistata dal Messaggero - è sempre stato solido e positivo: non cambierà». Nè crea problemi al sindaco la scelta di Berlusconi di guidare in prima persona la lista del Pdl a Milano. «La sua partecipazione - ha commentato- è una ricchezza ed una spinta per il centrodestra. E' un milanese autentico ed una grande risorsa per la sua città».

Il sindaco ricandidato, d'altra parte, non condivide il panico sondaggi diffusosi nel centrodestra sulla possibilità di perdere palazzo Marino. «Andrà bene - ha detto in proposito - e più forte sarà Milano, più forte sarà il Paese». Senza rinunciare, però, ad una sorta di appello all'Udc a non interrompere la collaborazione di Governo cittadino, spezzata dalla corsa autonoma al primo turno di Casini insieme al terzo polo. «L'Udc - ha detto Moratti - è una componente preziosa della mia giunta. Hanno sempre votato con noi e continuano a farlo. Ora la strategia di Casini e Fini è rivolta al momento verso altre prospettive. Ma da Milano può partire il rilancio su larga scala della cultura laica-liberale e riformista e cristiano-cattolica che costituisce il nostro riferimento. Tutte le forze che si richiamano a questi valori dovrebbero stare insieme».