25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Dopo il richiamo del Capo dello Stato ai capigruppo

Casini: le preoccupazioni di Napolitano sono giuste, votiamo a giugno

Ma Gasparri getta acqua sul fuoco: «Dal Colle nessun ultimatum»

ROMA - «Non ha senso andare avanti così, con il capo del Governo preoccupato solo dei suoi processi: il Parlamento è paralizzato, ratifichiamo solo trattati, su come verrà gestita la nuova ondata migratoria non siamo riusciti a sapere nulla», ha affermato il leader dell’Udc.

CASINI: I TEMPI PER VOTARE A GIUGNO CI SONO - Dopo la bagarre in Aula alla Camera sulla giustizia e il richiamo di Napolitano serve una svolta, è possibile votare a giugno, «i tempi tecnici ci sono». Lo ha detto il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, al Corriere della Sera.

BERLUSCONI NON MANTIENE LE PROMESSE E INSISTE CON LE LEGGI AD PERSONAM - Napolitano preoccupato? «E chi non lo è? Siamo tutti preoccupati – aggiunge Casini- il Presidente Napolitano ha richiamato tutti alle proprie responsabilità». Insomma una situazione difficile, specie sulla giustizia, con Berlusconi «che aveva detto a tutti, compreso il Capo dello Stato, che si sarebbe difeso nei processi e avrebbe affrontato la riforma costituzionale, poi non passano dieci minuti e tornano alla carica con le norme ad personam. C'è un disagio fortissimo di tutti su questo», anche «nel Pdl». Si potrebbe votare a giugno? «I tempi tecnici ci sono».

GASPARRI: DA NAPOLITANO NESSUN ULTIMATUM - «Siamo tutti preoccupati per l'asprezza dello scontro» dice, e «da parte nostra abbiamo sottolineato al Capo dello Stato quello che era accaduto nella manifestazione organizzata dall'opposizione fin sul portone di Montecitorio», ha affermato Maurizio Gasparri, capogruppo del Pdl al Senato.

PARLARE CON IL PRESIDENTE E’ SEMPRE UTILE - Un colloquio «utile, ci ha permesso di rappresentare» al Presidente «le cose secondo il nostro punto di vista. E' sempre utile parlare con Napolitano, perché è un politico di lungo corso e ha una grande saggezza».Nessun ultimatum del Presidente Napolitano per la situazione in Parlamento, colloquio utile. Ha detto Gasparri in una intervista al Corriere della Sera.

LA MAGGIORANZA VA AVANTI CON LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA - Ieri si è parlato «anche di giustizia. Abbiamo ribadito la nostra volontà di porre mano alla riforma costituzionale ma abbiamo anche rappresentato al Presidente della Repubblica che certe correzioni legislative su singole norme sono ritenute necessarie dopo alcune interpretazioni innovative della legge introdotte dalla magistratura che se fossero state avanzate da uno studente di legge ne avrebbero comportato la bocciatura al primo anno: mi riferisco al processo Mills».