30 luglio 2025
Aggiornato 14:00
Biotestamento

Fli: Si azzeri tutto e si ricominci daccapo

Gianluca Sadun Bordoni, componente della segreteria politica nazionale: «Legge sia equidistante da opposti integralismi»

ROMA - Bisognerebbe «azzerare» la discussione sul testamento biologico e ricominciare dall'inizio. Lo sostiene, sul sito di Futuro e Libertà (www.futuroeliberta.com), Gianluca Sadun Bordoni, componente della segreteria politica nazionale.
«Non solo Galli della Loggia in un lucido editoriale sul Corriere della sera, ma perfino Giuliano Ferrara - afferma ha dichiarato indifendibile la legge sul testamento biologico che sarà nei prossimi giorni in discussione alla Camera. Per il centro-destra è una bancarotta, intellettuale prima che politica. Neppure gli intellettuali liberali più vicini alla sensibilità cattolica riescono a difendere una legge sbagliata, con cui settori del centro-destra puntano a riconquistare consensi presso il mondo cattolico, giocando con la vita e con la morte dei cittadini. Sebbene non sia un mistero che la legge non piace neanche a molti cattolici. Si azzeri dunque tutto e si ricominci daccapo».

«Se proprio una legge si ritiene necessaria - osserva - che sia equilibrata, in linea con la libertà di cura sancita dall'art. 32 della Costituzione, ma rispettosa della sensibilità di tutti, e perciò equidistante dagli opposti integralismi, cattolico e laico. Senza pretendere perciò di svuotare anticipatamente, per legge, il diritto del cittadino a dichiarare la sua volontà nel caso venga a trovarsi in condizioni che non gli consentano più di decidere, ma senza cercare vie surrettizie per introdurre l'eutanasia nel nostro ordinamento giuridico: togliendo così motivo di preoccupazione a quei cattolici che di ciò giustamente si preoccupano, e togliendo ogni alibi a chi dell'eutanasia si fa scudo per puntellare un consenso in declino».