Ft: Italia, il «Paese arabo» d'Europa
Il Premier italiano «autocrate eletto», dovrebbe indire elezioni: in questo modo, a ridere ultimi sarebbero gli italiani
ROMA - Nel mondo arabo «autocrati che sembrano aver governato da sempre stanno tremando: e forse anche gli autocrati eletti dovrebbero stare in guardia» e la Lex Column del Financial Times ha un candidato europeo preciso in mente: il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi.
L'Italia, continua il commento di Ft, «condivide molte caratteristiche con il mondo arabo: Un'economia stagnante, una cultura consumata dalla corruzione e dal crimine organizzato e un conflitto generazionale: è controllata da una classe politica gerontocratica arroccata nella politica e negli affari, escludendone i giovani».
Passando dal generale al particolare, anche Berlusconi condivide molti tratti del «plutocrate arabo»: «E' immensamente ricco, controlla la gran parte dei mezzi di comunicazione ed è circondato da yes-men; sfida apertamente il sistema giudiziario ogni qualvolta questo si pronuncia contro di lui (come talvolta accade)» e come se non bastasse, è «il miglior amico di Gheddafi».
Infine, anche la «principale virtù» di Berlusconi è comune fra gli autocrati: «sopravvivere fino all'estremo», strategia sulla cui saggezza tuttavia «Hosni Mubarak potrebbe avere qualcosa da spiegare». «Tutto quel che il presidente del Consiglio dovrebbe fare per mettere fine a questa poco edificante commedia - conclude la Lex - è indire le elezioni: in questo modo, a ridere ultimi sarebbero gli italiani».
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