20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Celebrazioni

«Il 150esimo dell'Unità d'Italia può essere celebrato degnamente lavorando e non restando a casa»

Lo ha detto il ministro per la semplificazione Roberto Calderoli

ROMA - Il 17 marzo si può celebrare lavorando. Lo dice il ministro leghista per la Semplificazione, Roberto Calderoli a proposito della festa per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
«Ho votato contro, a suo tempo, in Consiglio dei Ministri e sono e resto completamente contrario al fatto che l'attribuzione delle caratteristiche di festività nazionale, conferita alla data del 17 di marzo, comporti la chiusura di molti uffici pubblici. In un periodo di crisi come quello attuale - spiega - appare paradossale caricarsi dei costi di una giornata festiva, un evento significativo quale il 150esimo dell'Unità d'Italia può essere celebrato degnamente lavorando e non restando a casa.

La chiusura di una parte degli uffici pubblici rischia, infatti, di ricadere poi sulle attività lavorative private, con possibili danni di miliardi di euro, non soltanto in relazione al singolo giorno perso per via della festività ma per le possibilità di ponte che si verrebbero a creare conseguentemente. Domani verranno portate in Consiglio dei Ministri una serie di proposte per il rilancio dell'economia e dell'impresa e a riguardo andrà assolutamente affrontata la questione del 17 di marzo, facendo assoluta chiarezza su questa festività e soprattutto sull'eventuale chiusura o meno degli uffici pubblici».