28 agosto 2025
Aggiornato 10:00
Convention Lingotto

Chiamparino: non c'è indignazione perchè manca un'alternativa

Esordisce così il sindaco di Torino: «Più che un'indentità forte ci vuole una direzione di marcia»

TORINO - «Non vorrei fare il guastafeste, ma credo che sia difficile immaginare un punto più basso nella vita politica e nel rapporto tra questa maggioranza, il Paese e l'opinione pubblica internazionale. E tuttavia, è inutile che ci nascondiamo dietro a un dito, non c'è un moto di protesta da parte dell'opinione pubblica». Esordisce così il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, alla convention dei Modem Fuori dal Novecento, invitando il partito a far sì che il Pd diventi «il vero interlocutore politico alternativo». Chiamparino rileva che in questo atteggiamento dell'opinione pubblica «c'è l'assuefazione e la rassegnazione», ma, il primo cittadino aggiunge: «Mi chiedo anche se non ci sia un problema che chiama in causa anche il Pd». E spiega: «Non c'è un'offerta politica che sia in grado di far sì che l'indignazione non diventi solo rassegnazione e protesta ma diventi partecipazione e governo».

Chiamparino riconosce poi che il Pd, «non solo da oggi», ha fatto passi in avanti, perché ha superato la diatriba «se venga prima il programma o prima le alleanze politiche».
«Però - esorta Chiamparino - credo che dovremmo fare un passo in più. Dovremmo guardare in modo particolare a questa vasta area di opinione pubblica che nel '94 ha guardato in buona fede a Berlusconi, pensando che potesse rappresentare un elemento di rottura e che adesso è delusa ma non vede alternative». Chiampino dice che il Pd deve puntare a quella fetta di opinione pubblica per dirgli chiaramente che «un interlocutore politico alternativo c'è». «Se noi guardiamo solo al nostro campo politico il rischio è che il principio dell'identità prevalga sulla proposta programmatica. Ci vuole una direzione di marcia», conclude il primo cittadino torinese.