28 agosto 2025
Aggiornato 07:00
Berlusconi

Csm rinvia di un giorno il voto su tutela pm Mills

Borraccetti: «Da laici Pdl prevalsa posizione politica»

ROMA - Il Csm ha rinviato a domani mattina il voto sulla pratica a tutela del pm di Milano Fabio De Pasquale, nella quale si accusa il premier Silvio Berlusconi di aver «denigrato» l'intera magistratura attaccando il magistrato del processo Mills lo scorso ottobre. Esaurita la discussione sul caso, l'assenza dei cinque consiglieri laici del Pdl - che per protesta hanno abbandonato i lavori del plenum - ha reso impossibile il voto sulla delibera della Commissione.

Domani mattina, quindi, il vicepresidente Michele Vietti riaprirà la seduta e in quell'occasione si verificherà l'esistenza o meno del numero legale che consente l'approvazione del documento. Nel caso in cui si dovesse verificare che il braccio di ferro dei rappresentanti della maggioranza va avanti, il testo dovrà essere messo da parte. Ma già da ora i consiglieri togati di tutti i gruppi sono al lavoro per presentare una dichiarazione congiunta sul caso, che sottoporranno anche alla firma dei colleghi laici di centrosinistra.

«E' prevalsa da parte dei colleghi una posizione politica, legittima - ha commentato il togato Vittorio Borraccetti (Md) -. C'è una ostilità preconcetta nei confronti delle pratiche a tutela e del ruolo del Csm che non sia meramente amministrativo».