27 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Berlusconi

Csm boccia rinvio discussione su tutela pm caso Mills

I tempi si allungano, plenum sospeso per mediazione con il Pdl: «Cerchiamo di trovare una soluzione corretta per evitare lacerazioni negative»

ROMA - Il Csm boccia la richiesta di rinviare la discussione sulla pratica a tutela del pm milanese Fabio De Pasquale, accusato dal premier Silvio Berlusconi. Un rinvio sollecitato dai cinque consiglieri laici del Pdl, convinti che sarebbe stato più «ragionevole» ma anche «opportuno» il dibattito sul caso una volta definita la pratica già aperta che potrebbe portare ad una rivisitazione dello stesso istituto delle pratiche a tutela dei magistrati. A favore del rinvio, oltre ai cinque rappresentanti del centrodestra a Palazzo dei Marescialli (Marini, Zanon, Palumbo, Romano e Brigandì), ha votato il procuratore generale della Cassazione, Vitaliano Esposito; contro si sono espressi tutti i consiglieri togati, i laici di centrosinistra, e il primo presidente della Cassazione, Ernesto Lupo.

I tempi però al Csm si allungano. Il plenum, infatti, è stato sospeso per tentare una mediazione tra le posizioni, a suggerirla è stato il togato di Md, Vittorio Borraccetti: «Cerchiamo di trovare una soluzione corretta per evitare lacerazioni negative», ha suggerito nel tentativo di avvicinare chi sostiene la necessità di discutere il caso De Pasquale al più presto, entro stasera e i laici del Pdl che invece vorrebbero rinviare. Tanto più che uno di loro, Romano, ha già fatto sapere che non ha intenzione di partecipare ai lavori del plenum se si dovesse decidere l'inizio della discussione.