18 aprile 2024
Aggiornato 22:30
«Bene le analisi»

Fini a Tremonti: ora i fatti

Un fondo autografo in prima pagina sul «Secolo d'Italia»: «Avanti subito con le liberalizzazioni, riforma della Rai, abolizione delle Province»

ROMA - «Caro Tremonti, analisi giusta ma ora i fatti». Il Presidente della Camera Gianfranco Fini incalza con un fondo autografo in prima pagina sul 'Secolo d'Italia' il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, sfidandolo a passare rapidamente dalle parole ai fatti in tema di riforme per il rilancio dell'economie, dopo il confronto a distanza dei giorni scorsi fra Tremonti e Piero Ostellino sul Corriere della sera che, a giudizio di Fini «ha certamente il merito di puntare al cuore dei problemi dell'Italia, a partire dalla capacità competitiva della nostra economia da difendere ma soprattutto da rilanciare».

In questo senso Fini conferma il suo sostegno alla riforma dell'articolo 41 della Costituzione sulla libertà d'impresa, cavallo di battaglia del ministro Tremonti. Meglio se contestuale, ad una più generale «riforma costituzionale che dovrebbe implicare il massimo di condivisione parlamentare, alla luce dei fallimenti di tutti i tentativi di riformare la Costituzione a colpi di maggioranza», come riconosciuto anche dallo stesso Tremonti. Ma «sarei insincero - incalza Fini all'indirizzo del ministro- se non aggiungessi che il miglior viatico per questa riforma apparentemente minima ma profonda, sarebbe quello di comportamenti coerenti in primis da parte del Governo e del legislatore» perchè «si può fare molto a Costituzione invariata».

Ed ecco allora che Fini offre al ministro una piattaforma da cui ripartire: ripresa del processo di liberalizzazioni interrotto per ridurre il debito pubblico («che è la vera politica da fare per i giovani«), riforma della Rai («che ogni giorno di rischia di seguire il fallimento della vecchia Alitalia«) e , abolizione delle Province, dismissioni delle partecipazioni pubbliche nelle ex municipalizzate, legge sulla concorrenza che abbatta ogni barriera di accesso a mercati e professioni, concreta attuazione al decreto Ronchi sulla liberalizzazione della gestione dei servizi pubblici locali.
«Cosa ne pensa - domanda il Presidente della Camera- il ministro Tremonti?. Dare prospettive credibili concrete all'economia italiana è indispensabile e urgente farlo da parte di tutti: politica, sindacati, mondo dell'impresa. Anche per corrispondere al richiamo del Capo dello Stato sulle nuove generazioni. Se non lo facciamo, i giovani avrebbero molte ragioni per non perdonarci il nostro 'egoismo generazionale'».