24 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Lodo Alfano

D'Alema: Rischio è presidenzialismo plebiscitario

Presidente consiglio non eletto da popolo, ha mandato Parlamento

ROMA - Massimo D'Alema lancia un allarme nei confronti del lodo Alfano costituzionale paventando l'introduzione di un "presidenzialismo di fatto" senza i conseguenti contrappesi che questi sistemi di governo prevedono.

Durante un dibattito con Gianfranco Fini ad Asolo in occasione del seminario sulla legalità promosso dalle fondazioni FareFuturo e Italianieuropei, D'Alema ha detto: "Il lodo Alfano rischia di costituzionalizzare in modo trasversale l'idea che abbiamo un premier eletto dal popolo, ma se fosse davvero così bisognerebbe introdurre dei contrappesi. Non possiamo introdurre surrettiziamente il presidenzialismo senza garanzie. Attenzione perchè stiamo slittando verso un presidenzialismo di fatto che somiglia molto ad una forma plebiscitaria".

"La Costituzione dice che il presidente del Consiglio ha la fiducia del Parlamento che quindi può sostituirlo - ha spiegato il presidente del Copasir -, il premier non è insostituibile per cui si deve tutelarlo, riceve un mandato parlamentare che può essere revocato se ritenuto non più degno perchè investito da indagini giudiziarie. Non esiste il mandato popolare per il presidente del consiglio" e, quindi, far passare l'idea che esiste una "Costituzione materiale è un'operazione rischiosa".

(segue)