19 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Sarah Scazzi

Sopralluogo dei Carabinieri a casa Misseri

Lo zio Michele presente con il suo Avvocato. Forse sarà nuovamente interrogata la figlia Sabrina

AVETRANA - Michele Misseri, l'uomo che ha confessato di aver ucciso la nipotina Sarah Scazzi, si trova assieme al suo avvocato d'ufficio Daniele Galoppa nella sua abitazione di via Deledda ad Avetrana. L'uomo è stato prelevato questa mattina dalla sua cella nel carcere di Taranto. Misseri è accompagnato dal legale e dagli agenti della polizia penitenziaria, e sul luogo è presente anche il sostituto procuratore Mariano Buccoliero, che coordina le indagini su questa triste vicenda.
Non è escluso che una volta terminati i sopralluoghi, gli inquirenti decidano di sentire Sabrina, la figlia dell'uomo, e l'amica Mariangela Spagnoletti, l'amica che con la stessa Sabrina e con Sarah quel pomeriggio di agosto avrebbe dovuto andare al mare.
I Carabinieri che stanno eseguendo rilievi nel garage-cantina in cui l'uomo afferma di aver ucciso la quindicenne. In questo caso, non è escluso che i militari siano alla ricerca dei vestiti di Sarah, che Misseri ha detto di aver bruciato dichiarando l'intenzione di indicare il luogo dove avrebbe effettuato l'operazione.

A casa Misseri è arrivato un nuovo avvocato. «Sono l'avvocato Russo» ha detto un uomo in abito blu e cravatta, presentandosi ai carabinieri che presidiano le transenne a circa 50 metri dall'abitazione della famiglia Misseri. Questo particolare potrebbe far pensare che sia imminente l'iscrizione nel registro degli indagati di una seconda persona.
Al momento non ci sono certezze ma l'attenzione resta alta, anche perché intanto i militari dell'Arma hanno recintato e presidiano anche la zona in campagna del pozzo dove è stato ritrovato il corpo di Sarah.
Michele Misseri, che ha confessato di aver ucciso la nipotina Sarah Scazzi, si trova da questa mattina assieme al suo avvocato d'ufficio Daniele Galoppa nella sua abitazione di via Deledda ad Avetrana. L'uomo è stato prelevato questa mattina dalla sua cella nel carcere di Taranto; sul luogo è presente anche il sostituto procuratore Mariano Buccoliero, che coordina le indagini su questa triste vicenda.