Bondi:Non chiedo più soldi ma intendo fare le riforme
Crisi e tagli hanno fatto ripensare rapporto fra Stato e cultura
Torino, 8 ott - "Credo che la crisi economica e le diminuzioni di risorse ai ministeri, compreso quello alla Cultura, abbiano avuto il merito di spingerci a fare delle riforme. Sulla base dei tagli abbiamo dovuto ripensare il rapporto tra Stato e cultura nel nostro Paese". Lo ha detto il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi prima di intervenire a un convegno alla festa del Pdl a Torino.
"Ho varato una riforma - ha spiegato il ministro - degli enti lirici per affrontare nodi che erano diventati insostenibili in termini di efficienza e di gestione delle Fondazioni, di revisione dei contratti dei lavoratori. Mi accingo a fare una riforma del cinema, ho innovato profondamente la struttura del ministero".
"Intendo continuare su questa strada - ha puntualizzato Bondi - non di ottenere maggiori risorse dallo Stato, ma di riformare l'intero settore, proprio su questa base di riforme che distinguono e liberano la cultura dal peso asfissiante dello Stato. Ho bisogno di essere nelle condizioni di varare dei provvedimenti che permettano ai cittadini e alle istituzioni private e pubbliche di finanziare la cultura italiana".
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