Cicchitto: con nuove risse si vota
Il capogruppo PDL: «Non credo a sorprese ma il voto non è scontato, è un chiarimento definitivo»
ROMA - Prudente nella forma («il risultato di una votazione in aula come questa non è mai scontato«) ma ottimista nella sostanza: «Noi non ci aspettiamo sorprese, la scelta per un voto di fiducia è stato un gesto di chiarezza che mi pare sia stato da tutti apprezzato». Il capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto, ospite di buon mattino di Maurizio Belpietro su Canale 5 per la sua Telefonata, più che guardare a stasera, sembra già pensare al domani del Governo Berlusconi: «se da domani si ricomincia con la rissa continua non c' è altra soluzione» al voto anticipato, dice commentando la convinzione di Roberto Calderoli che elezioni a breve abbiano una probabilità del 75%.
CHIARIMENTO POLITICO - «Non mi aspetto sorprese - dice fra l'altro Cicchitto sul dibattito di oggi- ascolteremo con attenzione il dibattito: in sè non è in se' scontato». Anche perchè di fatto quella che il Premier chiederà oggi e domani in Parlamento «è una seconda fiducia», dopo la prima di due anni fa all'indomani del successo elettorale del centrodestra.
«Sono abituato a fare i conti - dice prudente Cicchitto sui numeri su cui oggi la maggioranza può contare alla Camera- nel momento stesso in cui i parlamentari votano. Diversamente da altri, non mi sono mai impiccato a un numero preciso. Il problema nella dialettica parlamentare non dipende da un voto, dipende da molti voti». In ogni caso, obbiettivo di Berlusconi e del Pdl solo la rottura con Fini e la nascita di Fli, è di puntare «a raccogliere un consenso che vada oltre il voto sulla fiducia» per «evitare un'azione di logoramento» e che «già il giorno dopo del voto del Parlamento, si ricominci con polemiche corrosive». E «questo richiede un chiarimento politico che verificheremo nei comportamenti concreti da domani in poi.
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