28 marzo 2024
Aggiornato 15:00
La crisi nella maggioranza

Casini: Governo al capolinea

«Il Premier si rivolga alle opposizioni. Io leader del centrosinistra? Non domani, ma non ipotizzo il futuro»

ROMA - Il discorso di Gianfranco Fini rappresenta «il capolinea» per la maggioranza di governo e Silvio Berlusconi farebbe bene a prenderne atto presentandosi in Parlamento e rivolgendosi anche alle «opposizioni». Lo dice il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, intervistato dal Corriere della Sera. Casini non fa pronostici sull'esito della crisi, ma avverte: «Fini ha confermato il patto di lealtà, mettendo il Paese al riparo da fughe o elezioni anticipate. Se invece si va a votare, Berlusconi pone le premesse per il superamento del berlusconismo. Ma decida lui. Se non vuole andare fuori strada definitivamente, comprenda che una fase si è chiusa e che il Paese ha bisogno di una svolta».
Per Casini, «il premier dovrebbe far finta di non essere Berlusconi e prendere atto che la maggioranza è al capolinea. E' ora di smetterla con il delirio di autosufficienza. Se invece non è in grado, provi a rattoppare».

TERZO POLO - Il leader Udc frena Francesco Rutelli, che ieri ha definito «vicino» il terzo polo: «Non possiamo criticare la politica del predellino e poi salirci anche noi. Una cosa consistente va costruita con calma». Per quanto riguarda le ipotesi di un eventuale ruolo di leadership del centrosinistra, Casini precisa: «Il futuro non lo voglio ipotizzare, ma due cose sono certe. Tutte le mie scelte verranno fatte assumendomi le responsabilità davanti agli elettori e non con ribaltoni di palazzo. Secondo, se si votasse domattina non mi sembra esistano le condizioni per un'alleanza, né col Pd né col Pdl».