18 agosto 2025
Aggiornato 13:30
La polemica

D'Alema: l'agenda del Premier blocca il Paese

«Apprezzamento per le parole di Napolitano, l'assenza scandalosa del ministro dello Sviluppo segno dell'incapacità a governare»

TORINO - «E' uno scandalo che il presidente del Consiglio non provveda a incaricare e indicare il ministro dello Sviluppo economico in una situazione così difficile per il Paese e dopo aver assunto lui stesso a farlo in pochi giorni, impegno che ormai risale a diverse settimane fa». Lo ha detto Massimo D'Alema (Pd) parlando con i giornalisti appena arrivato alla Festa democratica a Torino.
«E' un segnale anche questo - ha sottolineato il presidente del Copasir - dell'assoluta inadeguatezza del presidente del Consiglio e della sua incapacità a governare il Paese».
«Poi ha ragione il capo dello Stato - ha aggiunto D'Alema - quando dice che la vera priorità è la crisi sociale, la ripresa che non c'è, invece sentiamo dire che il governo vorrebbe bloccare il Parlamento per discutere di una legge per sistemare i processi di Berlusconi in un momento in cui il Paese ha bisogno di una politica dello sviluppo per il lavoro».

APPLAUSO PER NAPOLITANO - «Ancora una volta - ha concluso D'Alema - l'agenda personale di Berlusconi schiaccia i problemi reali del Paese». Appena presa la parola al convegno della Festa democratica a cui è stato invitato ad intervenire, D'Alema ha invitato il pubblico a fare «un applauso al presidente della Repubblica». La platea gli ha risposto prontamente con un lungo battere di mani. «Il capo dello Stato - ha esordito D'Alema - non ha potere di decidere l'agenda politica, ma può aiutare molto con le proprie parole e i propri consigli. Oggi ha invitato a occuparsi della crisi economica. Io credo che il Parlamento se si mettesse in questo momento a discutere l'ennesima leggina si creerebbe un distacco con la cittadinanza molto forte, un varco incolmabile».