19 aprile 2024
Aggiornato 16:00
Lo scontro nel PDL

Frattini: con nuovo «incidente» rifletteremo su data voto

Critiche ai finiani sulla mozione di sfiducia su Caliendo: il loro voto è stato «grave»

ROMA - Se si verificasse un nuovo incidente che colpisse un provvedimento del governo o un atto inserito all'interno del suo programma, occorrerebbe «seriamente riflettere su quando andare a votare, non su se». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, commentando a Radio Anch'io la bocciatura della mozione di sfiducia nei confronti del sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo. Il voto dei finiani ieri alla Camera, definito «grave» dal titolare della Farnesina, ha evidenziato la fragilità parlamentare della maggioranza, visto che conteggiando anche le astensioni (75) i voti non favorevoli al sottosegretario (304) sono stati superiori a quelli favorevoli (299).

«Se vi fosse un incidente che colpisse un provvedimento del governo o un atto che è inserito all'interno del suo programma, io credo che ragioni di trasparenza, anche verso gli elettori, imporrebbero seriamente riflettere su quando andare a votare, non su se», ha affermato Frattini, «Io credo che quando si rompe il patto con gli elettori è la regola della democrazia, non ci sono né governi tecnici, né di transizione, né pastrocchi. C'è semplicemente la richiesta agli elettori: «Diteci se abbiamo fatto bene a essere leali al patto elettorale, quindi a rompere, oppure se avremmo dovuto continuare».

Il ministro degli Esteri ha sottolineato la mancanza di compattezza nel neonato gruppo parlamentare del presidente della Camera, Gianfranco Fini. «La mia impressione è che il voto di ieri alla Camera sia stato un voto grave. Da un lato a parole si è confermata nelle dichiarazioni la lealtà alla maggioranza, dall'altro, alludo ad alcuni dei colleghi di Futuro e Libertà, ci si è astenuti», ha sottolineato, «Questo è emerso poco oggettivamente, alcuni dei colleghi di Futuro e Libertà non sono venuti a votare perchè forse erano in imbarazzo. Altri hanno votato con noi membri del governo...Non c'è stata compattezza all'interno di quel gruppo, ma quel gruppo si è astenuto su una questione che tocca valori di principio. Per il Popolo della Libertà, la coalizione che ha vinto le elezioni e sta governando il Paese, la presunzione di innocenza è un pilastro. Capisco che ci sia stata la tentazione di fare il blocco di centro, ma questa tentazione è in gran parte fallita. Ma soprattuto se questo fosse stato, e lo è stato, un tatticismo, lo è stato a spese di un valore importantissimo e costituzionale. Di fronte a questo possiamo dire che è stato un fatto grave».

Quando gli è stato chiesto se fossero auspicabili elezioni entro la fine dell'anno o più avanti nel tempo, Frattini ha mostrato prudenza. «Credo che sia augurabile non lasciare il Paese in un logoramento», ha concluso il ministro degli Esteri, «Ho il dovere di curare l'immagine dell'Italia nel mondo. Quando leggo le pagine dei giornali internazionali che speculano su questo e dicono che in Italia, che aveva il governo più forte di tutta Europa, oggi il governo non ha più la maggioranza, questo incide sull'immagine internazionale dell'Italia. Questo è un danno che chi ha provocato deve seriamente valutare. Non riguarda soltanto la bottega interna, il tatticismo della Camera, riguarda l'immagine internazionale dell'Italia nel mondo. Se c'è uno strappo, lo diremo con trasparenza davanti agli elettori».