Verdini: dopo la manovra serve un chiarimento con i finiani
Il coordinatore del PDL: «Cacciarli? Se non sono d'accordo sono loro che scelgono»
ROMA - «L'azione di Governo impone di andare avanti, c'è la manovra per restare in Europa». Ma subito dopo «serve un chiarimento con i finiani». Denis Verdini non fa date, spiega che l'Ufficio di presidenza per il redde rationem con i i finiani di cui si è scritto in questi giorni «non è stato ancora convocato», ma fa capire che subito dopo l'approvazione della manovra bisogna risolvere il rapporto con la minoranza interna «perchè non può durare in eterno» la conflittualità.
Una situazione «difficile», dice il coordinatore del Pdl durante la conferenza stampa nella sede del partito, e «incomprensibile agli elettori: abbiamo sempre vinto, tutte le elezioni, e come sempre succede quando non c'è un'opposizione vera, nasce un'opposizione interna alla maggioranza».
I giornalisti chiedono esplicitamente se l'intenzione è quella di 'cacciare' i finiani dal partito: «Mi pare che se uno non si trova bene, se non è d'accordo, se ritiene di non dover rispettare il mandato degli elettori, beh è una sua scelta, non mia».
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