19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Farnesina

I diplomatici contro la manovra: no a tagli indiscriminati

Fuori da ministero la protesta dei lavoratori: «Siamo alla frutta»

ROMA - No a tagli indiscriminati, il ruolo della Farnesina è indispensabile. Oggi, durante la sessione di apertura della VII Conferenza degli ambasciatori, i diplomatici hanno puntato il dito contro la manovra e le risorse sempre più esigue dedicate al ministero degli Esteri.
Oltre al ministro Frattini, che ha parlato dell'apporto «incalcolabile» della Farnesina nella promozione e nella valorizzazione delle ricchezze italiane, sono intervenuti anche il decano degli ambasciatori, Vittorio Claudio Surdo, e il segretario generale della Farnesina, l'ambasciatore Giampiero Massolo.

«L'Italia non deve rischiare di uscire dallo scacchiere mondiale. Bisogna scongiurare la paralisi del ministero degli Esteri: dedicarvi poche risorse significa porre un freno alla competitività dell'Italia all'estero» ha detto Surdo.
«Si esca dalla logica di tagli trasversali indiscriminati» è stato l'appello di Massolo. «Bisogna arrivare ai tagli necessari attraverso il dialogo, basato su flessibilità e pianificazione» ha concluso.
All'esterno del ministero, in concomitanza con la sessione inaugurale, è stata organizzata una protesta dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, che contestano la manovra e chiedono il rilancio del ministero degli Esteri. A tutti coloro che facevano il loro ingresso nel ministero veniva offerta una mela, perché «la Farnesina è ormai alla frutta».