Frattini contro i finiani: no a opposizione interna continua
Il Ministro degli Esteri attacca il duo Granata e Bocchino: «No al teatrino della politica e alle logiche pesanti degli apparati»
ORVIETO - «Non possiamo accettare chi adombra il pericolo che ci siano collusioni con ambienti criminali, abbiamo sentito parlare Granata ed è molto triste che un esponente del Pdl» ipotizzi di «rapporti e legami con la criminalità, perché invece questo governo ha fatto più di ogni altro contro la criminalità». Così il ministro degli Esteri Franco Frattini, a margine della convention di Orvieto organizzata da Gianni Alemanno, attacca l'esponente finiano Fabio Granata. «Respingiamo con sdegno queste insinuazioni», aggiunge Frattini. Parlando dei rapporti con la minoranza interna, il ministro degli Esteri aggiunge: «Noi siamo convinti che in un grande partito si debba favorire la libera espressione del pensiero, non un'opposizione interna continua e costante. Noi pensiamo a un partito che non segue il teatrino della politica e le logiche pesanti degli apparati. Anche il congresso rappresenta un'occasione».
Frattini contesta anche alcune recenti dichiarazioni di Italo Bocchino sul Pdl e afferma: «Parole che abbiamo ascoltato secondo cui il Pdl assomiglierebbe a un partito sudamericano le respingiamo con forza. Semmai vorremo essere un partito come nella grande tradizione di libertà degli Stati Uniti d'America».
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