Vendola: nel Pdl è in atto una guerra, Pd pilastro alternativa
«La crisi sociale e la questione morale nella maggioranza sono un mix esplosivo»
ROMA - Nel centrodestra «non c'è dubbio che è in atto una guerra per il dopo-Berlusconi. Per un anno è stato un po' sotto traccia e ora è esplicita, senza esclusione di colpi, giocata con violenza». D'altra parte «non c'è dubbio che «il Pd è il pilastro decisivo di una coalizione alternativa a Berlusconi».
AUTOCANDIDATURA - Niki Vendola, ripropone con forza la sua autocandidatura per la premiership del centrosinistra «Il Paese è in cortocircuito. Abbiamo da un lato un'esplosiva questione sociale e dall'altro una lacerante questione morale che tracima da ogni stanza del Palazzo - dice Vendola ad Affaritialiani.it - nel Paese sta covando un'esplosiva questione sociale. Nei prossimi mesi ci troveremo a fare i conti con un cumulo di vecchie e nuove povertà e potremmo accorgerci di come nella lunga stagione della destra governante sia cambiato il panorama sociale del Paese. Vi è stato un poderoso trasferimento di ricchezza dal basso verso l'alto.
I ceti medi sono stati colpiti nei propri redditi e nelle proprie sicurezze. Intrecciare la lotta per la difesa dei diritti sociali e le libertà, le questioni sociali e democratiche sono due facce della stessa medaglia, sono le mie priorità».
NO ALLE LARGHE INTESE - Vendola rinnova il suo no invece ad un governo di larghe intese per la transizione. «Io lavoro per costruire e per sostituire socialmente e politicamente l'alternativa e le egemonie della destra. Si tratta di formule che galleggiano nel limbo della politica separata», dice il Governatore della Puglia.
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