2 maggio 2024
Aggiornato 07:00
«Fuori Brancher, poi tocca a Fini»

Giornale e Libero attaccano: alla resa dei conti con Fini

«La Fiducia sulla manovra è la prima mossa per disinnescare il nemico interno»

ROMA - Il Giornale e Libero tornano all'attacco del presidente della Camera, Gianfranco Fini, ed esortano il presidente del Consiglio ad andare alla resa dei conti. «Fuori Brancher, poi tocca a Fini» è l'eloquente titolo del quotidiano diretto da Vittorio Feltri secondo cui le dimissioni del scrive 'ministro-breve' sono «un problema in meno per il premier, che ora avvia le operazioni per disinnescare il nemico interno. Prima mossa: fiducia sulla manovra» prosegue l'occhiello del quotidiano diretto da Vittorio Feltri.

IL GIORNALE - Nell'editoriale sul quotidiano della famiglia Berlusconi, il direttore elogia la conclusione del caso Brancher (e punzecchia la Lega, scrivendo che il ministro non si occuperà di federalismo fiscale bensì «dei casi suoi», «mentre il sogno federalista continuerà ad essere cullato da Umberto Bossi, che di sogni si intende come nessun altro«). Poi aggiunge: «Il Cavaliere nei prossimi giorni sarà più sereno per dedicarsi alla manovra economica». E poi fra scontri, imprese, regioni, «refusi» vari, intercettazioni «le questioni da risolvere in fretta sono tante». «Archiviate le quali si arriverà per forza allo scontro definitivo Fini-Berlusconi». Secondo Feltri «E' probabile, anzi certo, che il Cavaliere... mediti di compiere un gesto clamoroso». E fa i conti: «attualmente la maggioranza gode di 170 voti più dell'opposizione, un'eventuale uscita dei finiani, una trentina o forse meno, non provocherebbe contraccolpi sulla stabilità di governo».

LIBERO - Libero invece titola «La doppietta di Silvio, risolto il caso Brancher, mette la fiducia sulla manovra: 'Gianfranco non mi serve per governare'». A centropagina una vignetta mostra i due vestiti da cowboys in mezzo alla strada. «Il cav: vado alla conta. Fini: anche se mi spari...» Altrettanto eloquente l'articolo firmato dal direttore Maurizio Belpietro, dal titolo 'Vietato farsi logorare un solo minuto di più». A suo giudizio il presidente della Camera ha un unico obiettivo e cioè «pensionare Berlusconi». E questo perché è in «preda a una specie di isteria che tende a identificare nel premier la causa di tutti i suoi guai». Per Belpietro il Cavaliere deve evitare di farsi logorare e per questo non ha altra scelta se non quella di andare alla «resa dei conti».