No all'inchiesta su Israele, l'opposizione attacca
Udc: «Stiamo con lo stato ebraico ma non deve temere la verità». Fassino: «Errore strategico assumere una posizione che ha diviso l'Ue»
ROMA - Il voto contrario del governo in sede Onu all'inchiesta su Israele alimenta le critiche dell'opposizione, in particolare Pd e Idv, mentre l'Udc pur schierandosi con Israele, chiede allo stato ebraico di non avere paura della verità.
Questa mattina c'è stata un'informativa urgente alla Camera dei Deputati sul blitz israeliano di lunedì scorso contro la 'Freedom Flotilla' diretta a Gaza, durante la quale il sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti ha spiegato che l'Italia ieri ha votato insieme a Stati Uniti e Olanda contro la proposta turca di una inchiesta internazionale, presentata al Consiglio di diritti dell'uomo dell'Onu, perchè «esprime una condanna di Israele senza un preventivo accertamento dei fatti».
Dal Pd il responsabile Esteri Piero Fassino sottolinea l'errore strategico dell'Italia nell'assumere una posizione che ha diviso l'Ue rendendola quindi più debole: «Se l'Europa vuole contare deve essere capace di parlare con una voce e agire con una sola mano, con posizioni diverse riduce le sue possibilità di avere voce in capitolo». Inoltre secondo l'esponente del Pd «c'è una contraddizione tra il giudizio severo del governo per quello che è avvenuto e il voto contro la commissione d'inchiesta, il governo ha sbagliato perchè ha indebolito la posizione unitaria dell'Ue e perchè ha espresso un voto contradditorio con il giudizio espresso».
Critico anche l'Idv per il quale oggi in Aula ha preso la parola Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo: «Proprio perché siamo amici sinceri e non ipocriti di Israele abbiamo il coraggio di dire la verità - ha spiegato Evangelisti -. Quello israeliano è stato un atto sproporzionato, stupido e grave soprattutto perché commesso in acque internazionali. Al Governo chiediamo quale sia la sua posizione ufficiale perché nel giro di tre giorni abbiamo sentito la condanna del Ministro Frattini, la giustificazione del sottosegretario Mantica ed il silenzio democristiano del sottosegretario Scotti oggi».
Anche Verdi e Sinistra ecologia e libertà non condividono la posizione assunta dal governo italiano sottolineando, i primi, che nel 'pestaggio' sono stati coinvolti anche attivisti italiani e i secondi che «ora occorre un impegno di tutte le forze democratiche per interrompere l'embargo a Gaza». L'Udc invece con Ferdinando Adornato si è pronunciato a sostegno della 'prudenza' assunta dal governo italiano perchè se «le organizzazioni non governative hanno il diritto a far arrivare aiuti a Gaza, anche Israele a sua volta ha il diritto di verificare, con un uso ponderato degli strumenti militari, che si tratti di soli aiuti umanitari e non di altro, visto che Hamas è in guerra con lo stato ebraico».