20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
L'assalto alla nave degli aiuti

Il console italiano incontra gli italiani in carcere

«Saranno presto liberi». Sostegno della Farnesina ad un'inchiesta indipendente, immediata e credibile

TEL AVIV - In questi minuti è in corso l'incontro tra il console italiano in Israele, Gloria Bellelli, e i sei connazionali detenuti nel carcere di Beer Sheva, dopo l'arrembaggio, ieri, del commando israeliano alla «Freedom Flotilla» diretta a Gaza. Ne ha dato notizia il portavoce della Farnesina, Maurizio Massari.

PRESTO LIBERI - «Sono in corso le procedure d'espulsione dei 6 connazionali, di cui due con doppia cittadinanza: uno anche con quella tedesca, l'altro con quella palestinese. Sono detenuti perché si sono rifiutati di lasciare il Paese; saranno liberi in poche ore, al massimo in tre giorni» ha aggiunto Massari.
«Problemi con le famiglie? No, siamo sempre restati in contatto. L'unica che abbiamo avuto problemi a contattare è stata quella di Marcello Faracci (italo-tedesco) perché la sua famiglia non è in Italia» ha spiegato Massari. «La nostra unità di crisi è subito entrata in contatto con i nostri connazionali, per fare in modo che i loro diritti siano tutelati. Certo, lo abbiamo fatto non appena possibile, perché le autorità israeliane non sono state subito disposte a metterci in contatto con loro, nelle ore convulse successive all'azione» ha precisato Massari.

FARNESINA: INCHIESTA INDIPENDENTE - L'Italia esprime inoltre il suo «sostegno alla dichiarazione Onu affinché vi sia un'inchiesta indipendente, immediata e credibile che faccia luce su quanto accaduto» ha concluso il portavoce della Farnesina.