Diaz, Maroni: fiducia in tutti, resteranno
Il Sottosegretario Mantovano: «L'ultima parola spetta alla Cassazione»
ROMA - Il governo fa quadrato intorno agli alti esponenti della polizia di Stato nei confronti dei quali la Corte d'Appello di Genova, ieri, ha emesso una condanna più severa rispetto al primo grado in relazione a quella che è stata definita «macelleria messicana», con riferimento alle violenze compiute alla scuola Diaz durante il G8 del 2001 a Genova.
«Resteranno al loro posto». Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano è il primo esponente del Viminale ad aver commentato la sentenza. Perché questi uomini, sottolinea Mantovano, «hanno e continuano ad avere la piena fiducia del sistema sicurezza e del Viminale». E perché quella della Corte d'Appello di Genova «è una sentenza che non dice l'ultima parola, in quanto afferma l'esatto contrario di quanto era stato stabilito in primo grado e quindi ora andrà al vaglio della Corte di Cassazione».
Parole che il ministro dell'Interno, Roberto Maroni dice di sottoscrivere «al 100%». «Non ho niente da aggiungere se non ribadire la fiducia per le persone che sono state coinvolte e confermare le opinioni espresse e le valutazioni del Viminale» dice l'esponente leghista.