19 aprile 2024
Aggiornato 13:00
Parla l'esperto

Alle 20 la nube su Nord e Centro Italia

Secondo le previsioni del Vaac: le concentrazioni di polvere non preoccupano. Sono pari a 10% livelli Nord UE

ROMA - Secondo le previsioni del Vaac, Volcanic Ash Advisor, che fa capo al met office britannico, una lingua di cenere dal nucleo della nube vulcanica originata dall'eruzione dell'ormai celebre Eyafjallajokull, che staziona nel centro dell'Atlantico, si sta proiettando nel Mediterraneo e transita sull'Italia centro-nord orientale, anche se con concentrazioni di polvere non preoccupanti, pari a circa il 10% dei livelli rilevati nel nord Europa. Lo spiega, seguendo le mappe previsionali del Vaac, Giampaolo Gobbi, ricercatore dell'istituto scienze e atmosfera del Cnr di Roma.

I bollettini - spiega il ricercatore - divide le analisi in tre livelli di altitudine, che corrispondono a tre livelli di volo: il primo livello va da zero a seimila metri, il secondo da seimila a 10.500, il terzo sopra i 10.500 fino 16mila metri. Graficamente inoltre le mappe individuano due diverse zone per livelli di concentrazione: rossa, dove si può incontrare la polvere vulcanica e nera dove la concentrazione è verosimilmente più alta di quella accettabile per gli aerei. Le previsioni vengono aggiornate ogni sei ore.

Alle otto locali non si evidenziava nulla sull'Italia. Alle 14 locali la zona delle polveri di primo livello si è avvicinata all'Italia occidentale, sopra il Piemonte, mentre al secondo livello, sopra i seimila transita su tutta l'Italia settentrionale per poi risalire verso nord est.

Alle 20 locali secondo le mappe del Vaac si registra un abbassamento di latitudine al primo livello, la nube interesserà l'Italia del Nord e anche le regioni centrali come la Toscana, il secondo livello continua a interessare tutta l'Italia settentrionale, scorrendo verso il nord est dell'Europa, con punte di concentrazione 'nere' al confine con la Francia. Infine per le due di domattina la mappa evidenzia una lingua che copre con una zona rossa fino a seimila metri tutto il Mediterraneo, buona parte dell'Italia del Nord e centrale, mentre al secondo livello è presente sul Nord e sul centro, con qualche picco nero di concentrazione su Nord Lazio-Umbria.