23 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Politica | PD

Veltroni torna e attacca Bersani

«Quella linea non funziona. Asse con Franceschini», ma i suoi: «Senza Dario non saremmo qui a parlare di vocazione maggioritaria»

CORTONA - Lui è un cinefilo inguaribile e dunque non sarebbe una forzatura prendere a prestito il titolo di un film, «Back to the future», per descrivere l'intervento di Walter Veltroni al convegno di Area democratica.

L'ex segretario sale sul palco della tre giorni organizzata dalla minoranza del partito e, quasi un anno e mezzo dopo le sue dimissioni, ripropone di fatto quel manifesto programmatico che aveva messo nel cassetto dopo la sconfitta in Sardegna. Un rilancio dello schema con cui arrivò alla guida del partito, arricchito da giudizi impietosi sulla strategia che è risultata vincitrice all'ultimo congresso, quella di Pier Luigi Bersani e Massimo D'Alema.

Veltroni torna, boccia la linea del segretario («Il congresso va visto in un'altra luce«) e chiede organismi dove discutere insieme. Un rientro in campo che restringe il margine d'azione dei «pontieri» come Piero Fassino e Giuseppe Fioroni e che fa registrare un nuovo asse con Dario Franceschini che dice: «Bravissimo Walter». Anche se gli uomini del capogruppo alla Camera qualche stoccatina la danno: «Cosa poteva essere il pd se non si fosse dimesso Walter Veltroni?», chiede Giacomelli. Che aggiunge: «E' per la passione di Dario se siamo ancora qui a parlare di vocazione maggioritari