Scajola: non prendiamo ordini da Bossi
Intervista a Libero del Ministro: «Dobbiamo tenerci legati gli elettori, facendoli partecipare alla vita del partito»
ROMA - Niente diktat dalla Lega perchè «il Popolo della libertà resta il maggio partito della coalizione». E' quanto sostiene, in un'intervista a Libero, il ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola.
«In un'alleanza di governo - osserva - ognuno ha diritto di partecipare alle scelte, ma senza veti». Secondo Scajola «è normale che la Lega, forte del buon risultato elettorale, avanzi candidature. Ma bisogna ricordare che il Pdl resta di gran lunga il maggior partito della coalizione. Anche alle regionali, nonostante l'astensione, abbiamo preso oltre 7 milioni di voti, mentre la Lega è a 2,7, poco più di un terzo. Anche gli amici leghisti hanno perso qualche voto rispetto alle Europee, ma hanno dimostrato una maggiore capacità di portare i propri elettori alle urne».
«Dobbiamo conoscere meglio i nostri elettori, tenerceli legati, consultarli periodicamente, farli partecipare alla vita del Pdl. Sono certo - dice il ministro dello Sviluppo economico - che se faremo così i nostri elettori saranno più motivati anche ad andare a votare alle elezioni amministrative e non solo alle Politiche».
Quanto all'ipotesi di un leghista a Palazzo Chigi nel 2013, Scajola osserva: «Palazzo Chigi è molto ben occupato da Silvio Berlusconi e continuerà ad esserlo per molti anni ancora».
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