Cei: leale collaborazione con le autorità dello Stato
«Rigore e trasparenza in applicazione delle norme penali e canoniche»
ROMA - La Cei assicura la «leale collaborazione con le autorità dello Stato» sui casi di pedofilia. «I Vescovi del Consiglio Permanente - si legge nella nota conclusiva del parlamentino della Cei - hanno anzitutto riaffermato la vicinanza alle vittime di abusi e alle loro famiglie, parte vulnerata e offesa della Chiesa stessa. Concordano sul fatto che il rigore e la trasparenza nell'applicazione delle norme processuali e penali canoniche sono la strada maestra nella ricerca della verità e non si oppongono, ma anzi convergono, con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati».
«Ancora una volta, è stata confermata l'esigenza di un'accurata selezione dei candidati al sacerdozio - prosegue la nota - vagliandone la maturità umana e affettiva oltre che spirituale e pastorale. Si è pure sottolineato il valore del celibato, che non costituisce affatto un impedimento o una menomazione della sessualità, ma rappresenta, specialmente ai nostri giorni, una forma alternativa e umanamente arricchente di vivere la propria umanità in una radicale donazione a Cristo e alla Chiesa. Infine, si sono confermate piena fiducia e sincera gratitudine ai tanti sacerdoti che, al pari dei religiosi e delle religiose, si dedicano nel nascondimento e con spirito di abnegazione all'annuncio del Vangelo e - conclude la nota - all'opera educativa, costituendo spesso l'unico punto di riferimento in contesti sociali frammentati e sfilacciati».
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