Frattini: senza accordo all'Onu, si adottino sanzioni UE
«Sono una leva politica per costringere l'Iran al negoziato»
ROMA - Nel caso di un mancato accordo al Consiglio di Sicurezza dell'Onu su una risoluzione contro l'Iran, dovrebbe essere l'Unione europea ad adottare sanzioni nei confronti di Teheran, che continua a rifiutare piena collaborazione sul suo programma nucleare. E' quanto ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini in un'intervista a Skytg24.
LEVA POLITICA - «Discutere una risoluzione che contenga una sanzione presuppone un'affidabile certezza che la risoluzione venga approvata», ha commentato Frattini. «Immaginiamo che non si possa approvare una risoluzione al Consiglio di Sicurezza: io credo che delle sanzioni si debbano adottare a livello di Unione europea», per poi discuterne «con i principali alleati internazionali - certamente Stati Uniti, Russia, paesi Arabi, India - perché se c'è solo un piccolo gruppo di paesi e non una grande coalizione che adotta sanzioni, le sanzioni sono del tutto inutili», ha insistito il ministro.
In ogni caso, ha commentato ancora Frattini, «le sanzioni sono una leva politica per indurre l'Iran a tornare al negoziato, servono a prevenire l'azione militare, non a fare la guerra all'Iran».
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